L’eredità di Generatori: nasce una nuova Organizzazione di Volontariato

Con le firme sullo statuto della costituenda Organizzazione Di Volontariato, questa mattina, giovedì 24 settembre, presso la Sala Renato Biagetti della Città dell’Altra Economia di Roma, si è concluso il percorso del progetto Generatori. Il mondo dell’associazionismo, grazie all’iniziativa promossa da OPES – Ente di Terzo Settore e di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni– e cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (ai sensi dell’art. 72 del Codice del Terzo Settore, di cui al D. Lgs. 117/2017 – annualità 2017), da oggi potrà contare su una nuova realtà.

Dopo un viaggio lungo lo Stivale durato quasi due anni, dopo aver incontrato 25.000 giovani nei luoghi di maggiore aggregazione, come gli istituti secondari di secondo grado e i centri sportivi, e dopo aver formato 587 teenager tra i 14 e i 19 anni, OPES, accompagnata in questo percorso da un Comitato Tecnico Scientifico composto da Modavi Protezione Civile, Comitato della Regione Lazio della Croce Rossa Italiana ed Istituto Paritario Pio XII, ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissi: donare nuova linfa al volontariato italiano, sensibilizzare i giovani sulle tematiche sociali, favorire la comprensione di concetti come cittadinanza attiva e bene comune e aiutare gli adolescenti a guardare la realtà con i loro occhi.

Nasce oggi l’Associazione Generatori che mette insieme i 587 Generatori di buone pratiche che hanno partecipato al percorso formativo per avviare, in maniera concreta e corretta, delle iniziative di volontariato sul rispettivo territorio – ha dichiarato a margine dell’evento conclusivo il Presidente nazionale di OPES Marco Perissa -. Un altro elemento innovativo di questo progetto risiede nel fatto che abbiamo voluto costruire un ponte tra il mondo dello sport e le pratiche del volontariato. Siamo passati attraverso la narrazione dell’esperienza della protezione civile, del servizio civile, del volontariato di base e di quello sportivo, e lo abbiamo fatto affidandoci anche a dei testimonial provenienti dal mondo dello sport, anche paralimpico. Durante il progetto, con piacere, ci siamo resi conto che i futuri Generatori di buone pratiche, ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, ci raccontavano pure della loro esperienza sportiva come di un’esperienza che li accresceva sotto il profilo della consapevolezza verso il bene comune, grazie alla possibilità di dedicare un po’ di loro stessi a quello che avevano intorno. Questo rappresenta la nostra visione a 360° dell’OPES e del Terzo Settore, che non può essere inteso senza la dimensione dello sport, e, viceversa, anche l’associazionismo sportivo non può prescindere dalle finalità sociali e di utilità”.

A dare lustro alla giornata conclusiva del progetto Generatori ci hanno pensato coloro che hanno seguito step by step l’iniziativa di OPES e due illustri ex atleti impegnati nel sociale come il calciatore dell’A.S. Roma e della Nazionale italiana Simone Perrotta e la plurimedagliata schermitrice Margherita Granbassi.

Da quando ho smesso di giocare – ha riferito Simone Perrotta -, ho focalizzato la mia vita sui ragazzi e sulla possibilità di trasferire ai giovani quello che ho ricevuto dal calcio. Credo che lo sport ci dia una grande opportunità: veicolare dei messaggi e dei valori positivi, come il rispetto. Se all’interno dello sport e del momento ricreativo riusciamo ad inculcare il valore del rispetto, credo che potremmo raggiungere una bellissima vittoria. Fare del bene agli altri è una sensazione meravigliosa”.

I ragazzi di oggi sono molto in gamba – ha aggiunto Margherita Granbassi -. Sicuramente iniziative di questo genere, come progetto Generatori, aiutano a dare loro maggiore linfa, ad avere nuove aspirazioni e a conoscere mondi nuovi. Mi sono divertita e sono rimasta piacevolmente stupita nel leggere i loro racconti e le loro idee sul volontariato. E poi è bellissimo che tutto questo sia partito da un Ente di Promozione Sportiva, perché mi dà conferma di quanto lo sport possa fare in termini di promozione dei valori anche in diversi ambiti. Auguro a tutti i giovani che hanno raccontato le loro belle iniziative a difesa dell’ambiente, nel sociale, nello sport e a tutela delle fasce più deboli di realizzare tutti i loro progetti”.

Con l’evento finale il Progetto Generatori si congeda, ma continuerà a vivere grazie all’omonima Organizzazione Di Volontariato.

La migliore eredità che lascia Generatori – ha concluso Emanuele Buffolano, coordinatore del progetto e presidente della neonata associazione – è quella dell’Associazione Generatori O.D.V., che vede in campo dei ragazzi che si sono resi autori di buone prassi nel periodo del lockdown, avvicinandosi all’emergenza e alle criticità e dedicando il loro tempo agli altri. Questa associazione aspira a coinvolgere in attività di volontariato altri adolescenti, oltre ai 587 Generatori”.

OPES, oltre a ringraziare Margherita Granbassi e Simone Perrotta per aver impreziosito l’atto conclusivo di Generatori con la loro presenza, ci tiene ad esprimere la sua profonda gratitudine alla giornalista Rai Simona Rolandi per la professionalità con cui ha condotto e moderato i lavori, al presidente del Comitato regionale del Lazio della Croce Rossa Italiana Adriano De Nardis, all’Istituto Pio XII ed in particolare al Prof. Alessandro De Luca, ad Emanuele Buffolano e Concezio Cipolla della Lloyd’s Register, al vice presidente del Comitato regionale di OPES Piemonte Deimos Palmero, ai rappresentanti dell’Istituto Carlo Cattaneo di Torino Rocco Ruocchio e Luca Ferro e alla Prof.ssa Teresa Fucile dell’Istituto Di Vittorio Lattanzio di Roma e a tutte le persone che hanno valorizzato un’iniziativa nata per promuovere tra i giovani il volontariato ed il bene comune.