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Percorsi di volontariato: Sara vuole aiutare il calcio femminile

Sara D.G., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, vorrebbe fondare nel suo quartiere una ASD per la sua più grande passione: il calcio femminile.

 

Nell’ultimo periodo storico, anche in merito al periodo di quarantena che abbiamo vissuto, ci sono state da parte di molte persone famose, delle iniziative di volontariato con delle raccolte fondi per gli ospedali.
Questi gesti, hanno fatto in modo di far riscoprire, l’importanza e la facilità del volontariato, anche con poco si può fare la differenza se si è uniti.
Questo deve essere un punto di partenza per avvicinare i giovani e continuare a fare meglio, dar loro strumenti corretti e valori sani.
Con la piattaforma “FAD generatori” si riescono ad avvicinare ragazzi giovani e appunto fornirgli gli strumenti necessari per avvicinarsi correttamente all’attività.
Se io dovessi fondare un organizzazione di volontariato, mi piacerebbe fondare un’associazione sportiva dilettantistica per il calcio femminile, essendo la mia più grande passione.
Anche se ultimamente il calcio femminile sta piano piano ricevendo le attenzioni che merita, mi piacerebbe contribuire al movimento di esso.
Creando nel mio quartiere un luogo dove le bambine più piccole possano divertirsi e avvicinarsi a questo sport, sentendo intorno a loro un ambiente familiare e sicuro dove non devono sentirsi giudicate.
Vorrei intraprendere questa iniziativa insieme alla mia famiglia, che mi ha sempre incoraggiato a seguire i miei sogni al di là dei pregiudizi.
Il mio obiettivo e quello dei costituenti dell’associazione sarà quello di rendere il mio quartiere un luogo più accogliente possibile, in modo tale da incoraggiare le persone a partecipare a tutti gli eventi no profit organizzati dalla mia organizzazione.
Uno dei tanti eventi che io e la mia organizzazione vorremmo pianificare è una partita di beneficenza, prendendo come modello la famosissima partita del “Cuore”, dove oggi anno cantanti, ex calciatori, attori prendono parte per incentivare l’attività benefica. La seconda attività che vorremmo sviluppare è quella inerente ad un centro estivo, dove ogni anno verranno ospitati bambini e bambine di ogni età. Ci teniamo a sottolineare che tutto il denaro che finirà nelle casse dell’associazione verrà in parte devoluto all’ospedale di quartiere per finanziare nuovi macchinari e nuovi reparti per la cura delle malattie, mentre una parte verrà riutilizzata per la pianificazione di nuovi eventi.
Le attività verrebbero svolte in modo non totalmente autonomo, avvalendosi dell’operato di giovani ragazzi che in cambio del loro operato riceverebbero ore di alternanza scuola-lavoro.
Mi piacerebbe creare una rete di associazioni simile a questa in modo tale che tutti possano usufruire dei vantaggi e rendere anche i quartieri malfamati più sereni e accoglienti possibile.
Ci teniamo a sottolineare che qualsiasi attività organizzata da noi a favore di terze parti richiede la massima serietà e impegno da parte di tutti i volontari, in modo da favorire un clima più gioioso per tutti.

I mesi di ottobre e novembre fanno il pieno di Generatori

L’entusiasmo di Generatori, il progetto di OPES che invita i giovani a guardare la realtà con il filtro giusto, non conosce tregua. Dal mese di ottobre, e per tutto novembre, l’iniziativa sta continuando il suo viaggio lungo la penisola italiana, coinvolgendo anche le isole. Al suo passaggio le attività delle scuole e dei centri sportivi coinvolti si interrompono per poche ore per permettere ai relatori e ai formatori di spiegare ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni gli obiettivi del progetto cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Lunedì 28 ottobre Generatori è sbarcato in una delle Isole più belle del mondo, la Sardegna. I ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale Michele Giua di Cagliari (via Montecassino, 09134) hanno partecipato a una mattinata all’insegna dello sport e del volontariato, venendo a conoscenza di concetti come educazione civica, bene comune, cittadinanza attiva e responsabilità sociale.
Nella giornata di 22 novembre i formatori di OPES e i volontari della protezione civile saranno invece a Piacenza, al Liceo Artistico Statale Bruno Cassinari (via Scalabrini, 71, 29100, PC). Gli interventi inizieranno alle ore 9:00 per terminare alle ore 13:00 e, come già successo negli altri appuntamenti, si svolgeranno come dibattiti costruttivi con la speranza di stimolare e coinvolgere i teenagers.
E per finire a Roma l’Istituto di Istruzione Superiore I.T.C. di Vittorio – I.T.U. Lattanzio (via Teano 223, RM) aprirà i propri cancelli al progetto per un’intera settimana. Da lunedì 25 a venerdì 29 novembre tutte le classi della scuola, a rotazione, avranno modo di partecipare all’intervento.

Ma non solo istituti scolastici. Due tappe di Generatori sono state ospitate da altri due capoluoghi laziali. Il 16 e 17 novembre il progetto è stato presentato al C.S. Corso Lazio di Frosinone e al centro sportivo “Il girasole” di Viterbo.

Come sempre, alla fine di ogni incontro i ragazzi interessati sono selezionati per proseguire con un percorso formativo extracurriculare di 20 ore. Al termine di questo corso, i giovani avranno la possibilità di diventare Generatori di buone pratiche e potranno essere utili al loro territorio tramite l’apertura di una loro Associazione di volontariato.

Generatori: giornata di confronto e sensibilizzazione con gli studenti di Avezzano

L’Abruzzo è una delle Regioni d’Italia in cui la parola volontariato ha assunto un significato ed un valore speciali. Da 10 anni a questa parte, da quel sisma di magnitudo 5,9 (scala Richter) che nella notte del 6 aprile 2009 sconquassò la città di L’Aquila e tutto il centro Italia, causando 309 vittime, 1.600 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni, il territorio abruzzese è riuscito ad affrontate il dramma della terra che trema e le situazioni di emergenza grazie al superbo lavoro svolto dalle colonne della Protezione Civile e dalle Associazioni di Volontariato. Nei momenti più difficili, poi, non sono mancate le iniziative autonome di comuni cittadini che con un semplice gestito hanno manifestato la loro solidarietà e la loro vicinanza alle persone colpite da un’immane tragedia. Qui, tra il Mare Adriatico, il Gran Sasso d’Italia e l’Appenino centrale, dove vivono abitanti dall’animo “forte e gentile“, tanto per citare una definizione di Primo Levi, i concetti di cittadinanza attiva e bene comune sono ben radicati e rappresentano degli esempi che spesso vengono incarnati da un volto o da un nome.

 

Anche se in questo angolo d’Italia il tessuto sociale ha una certa familiarità con tutte le tematiche legate al volontariato, non vuol dire che bisogna abbassare la guardia. Per creare una società forte, ispirata da valori ben precisi come la ricerca del bene comune, è necessario coinvolgere soprattutto le nuove generazioni. Generatori, il progetto di OPES che è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, lo sa bene. Nella mattinata di giovedì 14 novembre, dalle ore 09:00 alle 13:00, il project manager Emanuele Buffolano, il presidente del comitato regionale di OPES Abruzzo Terenzio Ruccio e la responsabile della segreteria regionale dell’Ente di Promozione Sportiva Sonia Fracassi hanno incontrato gli studenti del Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione” di Avezzano. L’appuntamento con le varie classi dell’istituto d’istruzione superiore è servito sia per spiegare le finalità dell’iniziativa che mira a cambiare il volontariato, coinvolgendo in prima battuta proprio i teenager, sia per instaurare un dialogo costruttivo su temi sociali che i ragazzi hanno a cuore o che considerano fondamentali per migliorare la qualità della vita nel loro territorio.

 

«È stata una giornata importante, di confronto e di sensibilizzazione, – ha dichiarato Terenzio Rucci, presidente regionale di OPES Abruzzo – soprattutto svolta in un territorio dove negli ultimi dieci anni il volontariato ha avuto un ruolo fondamentale per il rilancio del tessuto sociale. Oltre a descrivere il lavoro della Protezione Civile, abbiamo spiegato come il volontariato possa essere declinato nello sport ed in vari ambiti di promozione sociale e culturale. Il nostro intento, come quello del Progetto Generatori, è quello di aiutare gli studenti ad acquisizione delle competenze, ma soprattutto ci interessa formare uomini e donne consapevoli, virtuosi e attivi nella società».

 

Una volta terminato il tour abruzzese, i formatori, coadiuvati dai rappresentanti del comitato tecnico scientifico, selezioneranno i teenager delle scuole e dei centri sportivi aderenti che entreranno nel novero dei 500 Generatori di buone pratiche. I ragazzi scelti, dopo aver seguito un percorso formativo a distanza di 20 ore extracurriculari, saranno in grado di avviare delle campagne di volontariato e delle iniziative autonome che genereranno valore nella loro comunità.

 

 

Il tour di Generatori arriva a Roma

Altri due appuntamenti in Calabria per Generatori