Percorsi di volontariato: Martina vuole insegnare ritmica negli ospedali pediatrici

Percorsi di volontariato: Martina vuole insegnare ritmica negli ospedali pediatrici

Martina B., una dei 500 giovani che hanno completato la FAD di Generatori, vorrebbe insegnare ginnastica ritmica ai bambini ricoverati negli ospedali. 

Secondo il mio punto di vista, fare del volontariato è un’esperienza che tutti dovremmo provare almeno una volta nella vita perché ti arricchisce dal punto di vista umano poiché nel tuo piccolo dai un contribuito a persone che ne hanno più bisogno. Non è importante il tipo o la durata dell’attività proposta ma il gesto di mettersi al servizio degli altri in un momento per loro difficile, nella speranza di poter strappare loro almeno un sorriso. Sono una ragazza solare, amichevole e molto sportiva; pratico da circa otto anni ginnastica ritmica e ho avuto dei primi approcci con l’insegnamento nella mia palestra con delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni.Detto ciò, ho pensato molto a quello che potrebbe meglio rappresentarmi e mi piacerebbe organizzare dei piccoli allenamenti all’interno di un ospedale pediatrico. Questa sarebbe l’occasione ideale per unire due cose che mi sono molto a cuore: stare a contatto con i bambini, aiutandoli e continuare a fare quello che più mi piace, il mio sport.
Mi rendo conto, ovviamente, che le condizioni fisiche dei piccoli pazienti non gli consentirebbero di sostenere esercizi dispendiosi e complicati ma impronterei questo “allenamento” più sul gioco e il divertimento in modo da creare un ambiente dove svagarsi e distogliersi, anche se per poche ore, dalla realtà che sono costretti a vivere regalando loro un po’ di gioia e spensieratezza che hanno perduto da tempo. Dalla mia esperienza ho notato che qualsiasi attività motoria messa sotto forma di gioco cattura l’attenzione dei più piccoli destando loro la curiosità di seguire la lezione. La mia idea è quella di svolgere questa attività un paio di volte alla settimana con dei percorsi base e giochi interattivi ideati da me, che prevedono l’utilizzo dei cinque caratteristici attrezzi della ginnastica ritmica: la palla, le clavette, il cerchio, la fune e il nastro; essi per la grande varietà di colori che possono avere e il gran numero di movimenti che si possono realizzare colpiscono l’occhio e accendono la fantasia dei bambini. La musica che in questa disciplina sportiva riveste comunque un ruolo molto importante farebbe da sottofondo per tutta la durata dell’allenamento. Questa attività coinvolgerebbe non solo i pazienti, ma anche i loro genitori in modo da poter trascorrere con i loro figli del tempo piacevole poiché questo non è sempre possibile date le circostanze. Inoltre mi piacerebbe, periodicamente, organizzare delle competizioni o dei saggi con dei relativi premi finali da dare a tutti i partecipanti al solo scopo di fare felici tutti i bambini mostrando ciò che hanno appreso anche davanti ad altre persone. Ora come ora, sonot roppo piccola per poter solo pensare di organizzare un’attività del genere , ma questo non significa dover rinunciare a questo sogno poiché una volta raggiunta la maggiore età e avendo i mezzi e le possibilità per poterlo fare mi impegnerei al massimo per raggiungere questo obbiettivo!
Come già detto in precedenza secondo me non c’è gioia più grande di far felice gli altri, specialmente i più bisognosi e i più piccoli.