Percorsi di volontariato: Alice vuole costruire un ponte con il mondo del lavoro

Percorsi di volontariato: Alice vuole costruire un ponte con il mondo del lavoro

L’organizzazione di volontariato pensata da Alice T., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche che hanno completato la FAD, vuole essere un ponte tra le persone e il mondo del lavoro.

In un mondo dove i giovani sono sempre più sotto pressione per trovare un lavoro che gli garantisca il sostentamento, il volontariato viene visto come un qualcosa che toglie tempo alle attività ritenute davvero importanti. Cosa c’è però di più importante che aiutare il prossimo? Essere volontari garantisce una ricchezza spirituale di cui altrimenti rischiamo di dimenticare l’importanza. Anche il solo sorriso di una persona anziana aiutata ad attraversare la strada scalda il cuore e ti fa venire voglia di farlo altre dieci, cento, mille volte. Immagina come saremmo tutti più felici se aiutassimo gli altri con atti di solidarietà ordinaria, renderebbe la nostra vita più significativa e gioiosa per tutti. La mia idea per un’associazione (ODV) cerca di conciliare il mondo del lavoro con quello del volontariato. Aiutare chi ne ha bisogno a trovare un’occupazione garantisce infatti un miglioramento della qualità di vita sul lungo termine delle persone aiutate ma non solo, è dimostrato infatti che un minore tasso di disoccupazione porta ad un conseguente abbassamento di quello di criminalità e una diminuzione di spese da parte dello Stato, giovando sostanzialmente a tutti in termini di benessere.
L’associazione sarebbe composta da persone che hanno voglia di fare da tramite tra le aziende (con cui la comunicazione è parte integrante del progetto) e le persone che si rivolgono ad essa, ma anche soggetti qualificati che abbiano voglia di tenere delle lezioni. I corsi di formazione che si riusciranno ad organizzare alla fine rilasceranno un attestato riportante il nome di chi ha tenuto il corso, la sua qualifica e il nome del partecipante. Questi attestati verranno mostrati ai reclutatori delle aziende collaboranti. Nel caso poi che chi si rivolge all’associazione voglia prendere un attestato di diploma vero e proprio essa gli indicherà una lista di scuole serali pubbliche.
Inoltre, per chi abbia voglia di aiutare l’ODV, potrà farlo donando abiti non obbligatoriamente eleganti, ma almeno casual, da far indossare alle persone a cui è stato organizzato un colloquio che in tal modo potranno presentarsi al meglio.
Potranno rivolgersi ad essa tutte le persone che legalmente non hanno un lavoro, senza esclusioni.
Un altro punto di azione dell’associazione sarà quello di aiutare gli ex-detenuti a reinserirsi nella società, trovandogli, per l’appunto un’occupazione e magari organizzando dei corsi anche all’interno dei penitenziari.
L’organizzazione di tutto questo complesso macchinario richiederà una partecipazione attiva da parte delle persone che vengono aiutate e questo porterà loro a formulare nuovi obiettivi e la loro determinazione stimolerà anche i volontari nel lavoro che svolgono.
Per concludere, l’obiettivo finale è di aiutare più persone possibili, facendo in modo che successivamente possano proseguire da sole, così che ci sia un ricambio dei soggetti aiutati che rimarranno pressoché un numero costante.