Percorsi di volontariato: le esperienze di 7 giovani Generatori

Percorsi di volontariato: le esperienze di 7 giovani Generatori

7 giovani, dopo aver completato il percorso del Progetto Generatori, raccontano cosa hanno imparato da questa esperienza e dalla FAD finale.

 

Rosa C.: Questa esperienza formativa mi è servita sotto diversi ambiti, collaborare con altre persone mi ha aiutato ad aprirmi e provare la sensazione di aiutare gli altre tramite il volontariato mi ha fatto capire che nella vita non conta il denaro. Grazie a questa esperienza ho preso coscienza di tutte le problematiche presenti in questa città, negli individui e anche negli animali che vengono molestati, ho anche raggiunto un livello di formazione ottimale e una crescita a livello mentale, sarò pronta per altri tipi di volontariato.

Nicole P.: Personalmente penso che il servizio civile universale sia un’esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team.
Mi piacerebbe molto partecipare ad uno dei progetti proposti dal servizio civile nel prossimo anno, contribuendo così a migliorare la società con cui vivo.

Ivan C.: un’esperienza che mi colpito tantissimo è stato quando sono andato alla Caritas con il mio professore. abbiamo giocato a carte con gli ospiti del centro aiutato gli operatori nella mensa e nella distribuzione del cibo. insieme ai volontari abbiamo visto le difficoltà che tante persone affrontano durante il giorno. venivano distribuiti vestiti e cibo. è stata una bellissima esperienza sopratutto saper di aver aiutato tante persone in difficoltà e dare a loro un supporto.

Giovanni D. L.: Essendo ancora studente e giocando a calcio, non ho molto tempo da dedicare al volontariato, perché tra lo studio e gli allenamenti mi passano le giornate. Io penso che il volontariato sia una cosa molto utile sia a livello di crescita personale, e sia per la conoscenza di nuove persone e strumenti di lavoro. Ma soprattutto bisogna aiutare chi è in difficoltà.
Io come cittadino attivo attualmente l’ unica cosa che posso fare è condividere notizie, andare a votare, e cercare di fare capire agli amici il significato del volontariato, perché un grazie detto con il cuore vale molto di più del denaro.

Gabriele I.: Questa ultima generazione si basa prevalentemente sull’informatica e di conseguenza le persone anziane hanno bisogno di un aiuto essendo una generazione appunto nuova.
Grazie alla Onlus “Arcobaleno” questo aiuto è possibile.
Il volontariato è un’attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati, generalmente in modo gratuito, per varie ragioni che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo, filantropia o di qualsiasi altra natura.
Il volontariato aiuta innanzitutto a conoscere altre persone che, come noi, amano aiutare il prossimo. È dunque un modo per ampliare le proprie conoscenze e sentirsi parte di un gruppo.
L’associazione Onlus “Arcobaleno” aiuta le persone anziane nell’informatica insegnando i concetti base dell’informatica nello specifico l’installazione di software, pagamento di bollette, evitare eventuali virus…
L’assistenza viene svolta in modo domiciliare o nel luogo di lavoro attraverso dei ragazzi giovani e intraprendenti.
Tutto questo avviene grazie a tutto l’impegno che ci mette l’associazione con amore e passione.

Jonia V. S.: Il volontariato, penso, che se si ha la possibilità, sii un dovere di ognuno noi e un gesto di altruismo o amore che dovrebbe provenire dal nostro cuore, poiché ti insegna a vedere il mondo in un’altra prospettiva. Una prospettiva diversa, piena di difficoltà e di sacrifici.
Fino ad ora ho svolto solamente una giornata di volontariato, alla Caritas, e con questa esperienza ho capito, ancor di più, come sii importante il cibo nella vita delle persone e le amicizie. Vi erano tante persone provenienti da diverse zone di Roma, senza tetto, a cui la felicità di avere del cibo sotto i denti si leggeva nel viso; altre che salutavano dei vecchi amici come se fossero dei fratelli stati separati; altri invece sembravano tristi, arrabbiati contro la loro “ingiusta vita”, e questo mi ha colpito molto perché nessuno di noi dovrebbe vivere una vita piena di sofferenza, e rabbia.
Durante questa esperienza realizzai come io fossi fortunata ad avere un tetto sotto cui vivere, del cibo da mangiare ogni giorno e una famiglia sempre vicino. A fine giornata capìì anche come fosse stato bello per me vedere e rendere felici queste persone mentre servivo i piatti o semplicemente versavo loro dell’acqua nei bicchieri con i miei compagni.
Un volontariato che mi piacerebbe fare in futuro è quello legato ai bambini orfani senza tetto, non solo perché mi piacciono i bambini, ma soprattutto perché non penso sii giusto per loro passare un’infanzia difficile, e, soprattutto, dargli la possibilità di avere un futuro migliore pieno di speranza mostrandogli anche che ci sono molte persone pronte ad aiutarli. 

Omar M.: Personalmente non ho avuto molte esperienze nell’ambito del volontariato, ma quelle che ho avuto le ho vissute relativamente bene. Partendo dall’ambito scolastico, abbiamo fatto diverse attività, come ad esempio la caritas, è stata un’attività molto interessante e divertente, e allo stesso tempo ti mette in condizioni di capire anche lo stato di chi sta peggio. Le condizioni non sono delle migliori e purtroppo chi ha più bisogno finisce di accontentarsi di qualsiasi cosa gli viene offerta. L’attività consisteva nel preparare tutta la sala per il pranzo, all’arrivo poi registrare l’entrata singolarmente di ogni persona e poi accompagnarli direttamente alla sala, facevamo a turni e ci alternavamo invece con chi stava in sala a distribuire acqua, parmigiano e peperoncino. La prima volta c’era molta tensione nell’aria, mi sentivo quasi come diverso, non sapevo come affrontare un discorso o nemmeno cosa potessi dire, poi col passare del tempo ho capito che era molto più semplice di quel che mi aspettavo. La gente li era molto legata e molti di loro si conoscevano. A fine servizio ovviamente abbiamo ripulito e lavato tutto in gruppo. Personalmente le attività di volontariato le ritengo importanti perchè ti fanno davvero capire che in questa società serve ben poco per stare bene, e soprattutto non vanno ad escludere nessuno.
Personalmente mi ritengo un buon cittadino attivo nella società poiché quando ho la possibilità di aiutare o fare del mio sono sempre presente.
In un futuro ovviamente penso di continuare questo percorso perché lo ritengo molto importante e soprattutto riesce a far crescere mentalmente una persona, aiutando chi ne ha più bisogno in qualsiasi modo, proprio perché in questa società se non ci aiutiamo tra di noi non ci aiuta nessuno.