Percorsi di volontariato: Alessio vuole aiutare gli altri insieme ai suoi amici e alla famiglia

Aiutare le vittime di guerra, violenze e disastri naturali: è quello che farebbe Alessio G., uno dei 500 ragazzi che hanno deciso di portare a termine il Progetto Generatori, se potesse aprire un’associazione di volontariato. E lo farebbe coinvolgendo i suoi migliori amici e la famiglia. 

Il volontariato è un’attività svolta da una o più persone, gratuita e senza fini di lucro, a favore di altre persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni. Generalmente chi fa volontariato, ha varie ragioni, che possono e dovrebbero essere: solidarietà, giustizia sociale, altruismo, filantropia. Nel nostro paese milioni di persone offrono il loro tempo, le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Secondo me, il volontariato, è molto importante se diffuso tra i giovani, perché questo contribuisce allo sviluppo del senso civico e quindi far diventare i ragazzi dei cittadini responsabili e protagonisti del proprio futuro. Inoltre secondo me, negli ultimi anni, i giovani sono sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, questo grazie agli ultimi mezzi d’informazione che permettono il propagarsi di notizie velocemente e senza filtri.
Se potessi fondare un’associazione di volontariato, fonderei un O.d.V. (Organizzazione di volontariato) che si occupa di aiutare le persone vittime di guerre, violenze, disastri naturali fornendo assistenza sanitaria, generi di prima necessità e rifugi, soddisfacendo bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute e all’educazione. Ho scelto questo tipo di organizzazione perché ritengo che codeste persone si siano ritrovate in una posizione molto scomoda senza che fosse colpa loro o delle loro decisioni, e che quindi, per esempio, si siano ritrovati con poca roba o niente per via di un terremoto o di una guerra.
Oggi il minimo delle persone in una associazione è sette e va mantenuto durante la vita associativa; mi piacerebbe unirmi e gestire l’associazione principalmente con i miei migliori amici, anche se non mi dispiacerebbe che mi aiutassero anche i componenti della mia famiglia. Ho scelto loro perché ritengo che, mentre si svolge volontariato, sia necessario un rapporto di amicizia o un legame con gli altri che lo stanno facendo per poterlo svolgere al meglio e con un sorriso (cosa più importante quando si aiutano persone in difficoltà, che sono generalmente tristi o infelici).
L’importanza del volontariato tra i giovani è fondamentale, quindi, a mio onesto parere, deve essere portato almeno una volta tra i banchi di scuola. Questo perché l’argomento stimola la riflessione e il dialogo, accrescendo l’empatia verso chi è più sfortunato di noi.
Inoltre, il volontariato è una grande realtà economica, denominata Terzo settore.
Dimostra che l’economia può essere finalizzata non soltanto al profitto, alla soddisfazione di falsi desideri, ma può diventare un mezzo per aiutare gli uomini a soddisfare i loro bisogni umani più autentici.

 

Percorsi di volontariato: Alessia è pronta a supportare i più colpiti dalla pandemia

L’associazione di volontariato che vuole creare Alessia D.G., uno dei 500 Generatori che hanno seguito la formazione a distanza, ha lo scopo di supportare, con varie azioni e iniziative, le persone che più di altre sono state colpite dalle conseguenza della pandemia.

Secondo me ad oggi c’è un’idea sbagliata riguardo al volontariato perché viene visto spesso dalla società come un modo per fare bella figura anziché come un modo reale per aiutare davvero. La piattaforma FAD “generatori” ha lo scopo di avvicinare i ragazzi più giovani all’attività del volontariato nel modo migliore trasmettendogli dei valori sani e corretti.
La mia idea di volontariato è quella di uscire dal guscio della mia famiglia e dei miei affetti che mi hanno protetto finora, per contribuire con la mia presenza ad avvicinarmi ai bisogni degli altri. Non mi illudo di poter risolvere tutti i problemi che sono tanti: economici, affettivi, psicologici, di emarginazione, di solitudine, di angoscia, di dolore, ecc… ma vorrei con la mia presenza ed attenzione alleggerire il loro peso e poter condividerne almeno una parte.
Il recente periodo vissuto e che stiamo tutt’ora vivendo in Italia e in tutto il resto del mondo ci ha messo di fronte ad un nuovo modo di vivere in famiglia e con le altre persone molto diverso da quello che conoscevamo per questo mi piacerebbe creare un’associazione di volontariato che aiuti le persone più colpite dalle conseguenze di questa pandemia in diversi modi, per esempio: portando la spesa alle persone che non possono più permettersi di farla o che non riescono ad acquistare tutto il necessario per arrivare a fine mese chiedendo a diversi supermercati di contribuire con i prodotti che non possono essere messi in vendita, offrendo un servizio di supporto psicologico oppure offrendo dei servizi di baby-sitting gratuiti finché non riapriranno gli asili per le famiglie dove non è possibile pagare una babysitter o stare con il proprio figlio per questioni lavorative.
Questo però mi piacerebbe non circoscriverlo solo a Roma ma mi piacerebbe creare delle istituzioni come questa in tutta Italia così che tutti i cittadini potranno usufruirne. La nascita di quest’organizzazione sarà possibile solo grazie all’impegno e alla serietà dei volontari che vorranno farne parte, sono convinta che la presenza attenta di persone preparate possa essere veramente di grande aiuto per tutte le persone che hanno realmente bisogno di azioni concrete per poter tornare alla vita di prima e magari riuscirla anche a migliorare. Mi piacerebbe anche che le persone che saranno aiutate dall’organizzazione entrassero a farne parte per far sì che diventino una testimonianza reale in modo che possano parlare per esperienza personale per sensibilizzare e avvicinare più persone al mondo del volontariato e particolarmente all’associazione, mi piacerebbe inoltre che aiutino a loro volta le persone che verranno dopo, così da creare un circolo vizioso dove prendi per poi dare senza guardare solo gli affari propri… che purtroppo accade troppo spesso nella società di oggi.

 

Percorsi di volontariato: pensieri, azioni e idee di 15 giovani Generatori

Pensieri, parole, azioni e idee di volontariato di alcuni teenager che hanno partecipato alla formazione di Generatori.

Marco M: Essendo ancora studente, sto cominciando solo ora a capire l’ importanza del volontariato, anche tramite alcune iniziative organizzate dalla scuola. Per me il volontariato è molto importante perché ti da modo di conoscere altre persone, di confrontarti con loro,così che  da formarti e imparare nuove cose. Come cittadino attivo con quel poco di tempo che ho a disposizione, per via dello studio e degli allenamenti, non mi permettono di partecipare più di tanto, ma nel mio piccolo cerco di fare capire a chi conosce l’ importanza di questo settore.

Anna A.: Questa percorso da me intrapreso in Opes  Formazione Generatori mi ha permesso di conoscere nuova gente, di potermi confrontare con loro in tutti gli ambiti da noi individuati e soprattutto  di far  maturare le idee e gli scopi finalizzati al progetto .  Un percorso perfetto per chi vuole dedicare una vita intera come Volontario per la società, formativo sotto l’aspetto lavorativo e conoscitivo per le pochi lezioni ascoltate che pur essendo al di fuori da un contesto simile, possano essere d’aiuto nella vita di tutti i giorni. Io e i  miei colleghi, ormai miei amici, siamo soddisfatti del lavoro svolto.

Simone I.: Il volontariato è importante perché completa un essere umano. Il volontariato non solo serve per aiutare gli altri, ma ci rende anche persone migliori. Ci aiuta a integrarci nella società, ci aiuta a confrontarci con gli altri. Se io dovessi dovessi scegliere di creare una campagna di volontariato fonderei un’associazione che distribuisca cibo alle famiglie delle zone più povere delle città, con problemi economici o di mobilità, ad esempio pensionati o persone con disabilità. Ho pensato a un’associazione che si trovi nel contesto individuato in modo da rispondere prontamente alle esigenze.Inizierei questo progetto con amici e mirerei a creare una rete di altre piccole associazioni cosÏ da aiutare altri quartieri. Le finalità sarebbero quelle di dare un servizio gratuito a chi non ha la possibilità, ad esempio portare la spesa a casa o anche dei pasti già pronti. I fruitori principali sarebbero famiglie in difficoltà, anziani e persone con disabilità.Il lavoro verrebbe svolto dai volontari, ma mirerebbe anche a coinvolgere aziende che, aiutando gli altri possono far conoscere se stesse. Gli stessi volontari avranno possibilità di nuove amicizie, di nuove opportunità e, sicuramente, di grande crescita. Per promuovere l’attività, oltre al passaparola, punterei anche sull’utilizzo di una maglietta che ci contraddistingua e ci renda unici, riconoscibili e faccia sentire tutti parte di un gruppo. In conclusione, credo che questa associazione potrebbe aiutare nell’integrazione, nella collaborazione, nel superamento di barriere fisiche e morali , ma soprattutto renderebbe migliore la vita di ognuno.

Simone O.: Il volontariato non è un semplice aiuto economico portato dalle varie associazioni a persone bisognose, è un azione che può e deve dare aiuto e dignità a queste persone  che poi potranno ricambiare ciò che in cambio hanno ricevuto, ovvero danno dignità anche a chi le ha soccorse e ciò rende i volontari ancora più attivi per creare del bene comune a chi ne ha più bisogno ed a incoraggiare altri, fuori da questo problema, a diventare loro stessi dei volontari. Se dovessi fondare un associazione per il volontariato, mi piacerebbe crearla riguardo il volontariato ambientale, oppure una caritas. Farei una di queste scelte perché il volontariato aiuta indirettamente chiunque e anche la natura e gli animali, ciò renderebbe più bella la vita e renderebbe la gente più produttiva, mentre la caritas aiuta direttamente la gente più bisognosa, dando loro dignità, ricchezza ed emozioni che hanno perso oppure mai avuto nella loro vita, inoltre la caritas  crea dei veri rapporti umani tra volontari e soccorsi, ciò potrebbe anche riportare la dignità al soccorritore rendendolo più propenso a se stesso e agli altri a  svolgere questa attività. I miei fini in queste associazioni sarebbero semplici, aiutare chi deve essere aiutato in base alla scelta tra le due associazioni dette precedentemente, ma anche sensibilizzare facendosi notare in tutti gli ambienti sociali, in  modo da attrarre sempre più volontariati ed aumentare il bene comune in continuazione, diminuendo così la sofferenza di tutti che è, specialmente in questa emergenza, troppa.

Mattia G.: La nostra fondazione è fondata su tre principi fondamentali educazione, rispetto e amicizia. Il nostro obiettivo è far divertire le persone insieme con rispetto e educazione, creando così amicizie tramite la passione o semplicemente o la voglia di conoscere il gioco del calcio, lo sport più bello del mondo. Le persone che fanno parte di questo progetto sono amici di lunga data, sono persone gradevoli, accoglienti, rispettose, generose, premurose, in poche parole persone fantastiche. Le attività che vogliamo svolgere nella nostra associazione sono degli allenamenti settimanali, infine una partita, in modo tale che i ragazzi si sentano parte del progetto. Desideriamo che il progetto, essendo stato ideato da noi come opera di volontariato, sia totalmente gratuito per chi partecipa. Vorremmo creare una famiglia, i membri del progetto sono tutti appartenenti alla nostra infrastruttura, le attività si svolgeranno prevalentemente sui nostri campi da calcio. Gli stessi membri del volontariato utilizzano il passa parola e i volantini per far conoscere l’associazione, utilizziamo anche i social per trasmettere il nostro lavoro e quello dei ragazzi per farci conoscere. Abbiamo scelto di fondare questa associazione perché anche noi siamo stati ragazzi e ci siamo immedesimati in loro, nel nostro ambiente ci sarà serenità, educazione, rispetto e divertimento naturalmente. La nostra associazione è completamente no profit: senza alcun tipo di guadagno ma solamente per il puro divertimento e l’insegnamento ai ragazzi del gioco del calcio. Ci saranno vari tipi di allenamenti per ogni ruolo in campo, a seconda della preferenza del ragazzo. Ogni allenamento sarà specifico: più fisico o più tecnico, ma questo non costringe un ragazzo a non poter cambiare ruolo e provare altre posizioni. Avremo anche degli allenamenti di gruppo per rafforzare l’amicizia tra i ragazzi e creare un gruppo coeso e anche una seconda famiglia. Un singolo può vincere una partita, il gruppo i campionati, questo solo con l’impegno e il lavoro duro di tutti.

Marco B: Soprattutto in questo periodo molto difficile dove ci si può incontrare con le persone più care per noi esclusivamente in luoghi aperti si ha la necessità di migliorare le condizioni di questi posti in caso particolare esamineremo i parchi i quali sono sempre stati presenti da moltissimi anni in molti quartieri di ogni città di Italia. Molti parchi d’Italia sono trascurati, abbandonati o semplicemente non più moderni. Per questi motivi sono intenzionato a instituire un’organizzazione di volontariato per far sì che i parchi di tutta Italia mano a mano renderli puliti. L’organizzazione sarà costituita principalmente da solo volontari che sceglieranno se partecipare o meno alla campagna. La campagna principalmente si dividerà in diverse giornate: 3 giornate di raccolta fondi o strumenti utili per la bonifica dei parchi, 4 giornate per la sanificazione,  bonifica e alla implementazione di strumenti per allenarsi e giochi per bambini. Il tutto sarà svolto per garantire una miglior convivenza con il lato naturalistico della vita di tutti i cittadini del quartiere. Una volta raggiunto l’obiettivo il parco darà un valore aggiunto alla società, alla città ed ai cittadini considerando ogni fascia di età a partire dai bambini che potranno usare le varie giostre, i ragazzi che avranno attrezzi per allenare il proprio fisico e gli anziani che avranno un posto all’aria aperta per poter stare in compagnia.

Filippo P.: Usiamo il termine volontariato, per definire un aiuto, in questo caso verso persone bisognose, in modo totalmente gratuito e spontaneo. Il volontariato aiuta lo sviluppo e la salute mentale di chi lo compie, aiutando chi ne ha bisogno, sviluppiamo un senso civico, di appartenenza ,ed una serenità a livello mentale. Il volontariato è anche un modo per distaccarsi dalla vita quotidiana e accorgersi di come il mondo si sviluppa attorno a noi, nelle classi più disagiate in questo caso, dove si sviluppa anche un senso di appartenenza, trasmettendo valori morali, che possono cambiare la giornate di altre persone bisognose , con piccoli gesti. Il volontariato, non è solo aiutare persone in difficoltà, in quanto questo può formarti a livello lavorativo in quanto esperienze e conoscenze del settore. Una mia idea di volontariato parte da una ODV ambientalista, per la tutela di animali e zone a rischio, dove chiunque potrebbe venire a far parte di questa azienda, con donazioni al 5×1000, o con volontari direttamente sul campo, anche senza esperienza, ma con volontà, impegno e determinazione. Questa organizzazione non sarà sulla tutela di qualsiasi animale o qualsiasi area a rischio,a differenza di altre aziende di volontariato, le quali cercano di estinguere l’uccisione di qualsiasi animale, ma si occuperà principalmente di animali a rischio di estinzione, tutelandone la salute e il loro habitat naturale. Questo verrà svolto non solo su territorio nazionale, ma a livello globale, cercando di salvaguardare quante più specie a rischio, partendo da i panda in Cina, ad arrivare ai Koala in Australia, fino anche al mantenimento della barriera corallina e dei suoi abitanti. I volontari, i quali potranno accedere senza bisogno di specifiche richieste , si prenderanno cura degli animali, cercando di accudire quelli feriti e cercando di reintegrarli nel loro habitat naturale, o anche cercando solamente di salvaguardarlo in apposite zone controllate, con , ovviamente il divieto di caccia.

Francesco G.: Lo Stato non è in grado di soddisfare tutte le richieste che ogni giorno provengono dai cittadini in difficoltà; o per mancanza di fondi, o per problemi organizzativi o per carente comunicazione. Lo Stato per cercare di accontentare tutti i cittadini promuove una serie di iniziative di volontariato gestite da anziani, ragazzi, adulti che hanno il compito di accompagnare gli enti istituzionali nel loro operato a titolo gratuito. Io ho avuto una sola esperienza di volontariato con la mia parrocchia: cucinavamo e distribuivamo il cibo ai bisognosi che potevano consumarlo presso tavoli allestiti dalla Chiesa. Questa esperienza mi ha fatto capire molte cose, mi ha arricchito come persona, dandomi la capacità di sfaccettare il mondo da più punti di vista.  Molti dicono che non fanno volontariato perché non porta compensi materiali, ma io posso dire che, sicuramente, arricchisce il cuore e la mente, e tale ricchezza è inestimabile. Se dovessi intraprendere una campagna di volontariato sceglierei come associazione l’ASD (associazione sportiva dilettantistica) perché ritengo che lo sport sia un grande strumento per la crescita psico-fisica di ogni singolo individuo, insegna a interagire in un gruppo e fa apprendere le regole essenziali per la convivenza civile. Insegna che il sacrificio è sempre ripagato, regala emozioni indescrivibile e fa incontrare persone fantastiche. Lo sport è socializzazione, quindi con la mia associazione riuscirei ad arginare l’uso eccessivo dei videogiochi che tendono a far isolare i ragazzi ,che si rinchiudono in casa mentre la vera vita scorre fuori della loro camera. Farei quest’esperienza con i miei amici in moda da fare volontariato e in più stare con persone con cui mi diverto e sto bene. In conclusione fare volontariato è molto bello e spesso non viene riconosciuto quindi con queste ultime righe vorrei ringraziare tutti i volontari che aiutano il prossimo e cercano di rendere il mondo migliore.

Federico C.: Al giorno d’oggi l’informatica è diventata una cosa fondamentale per l’uomo, ogni anno si evolve e coloro che la utilizzano devono sapere come contenerla. Un volontario deve essere in grado di svolgere questa funzione e poterla condividere con il proprio gruppo e con le persone che non sanno intraprendere questo compito. Il volontariato è un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone che necessitano di assistenza (in questo caso informatica) in associazioni apposite per specifici beni. La Onlus “Arcobaleno” si fa carico di tutti i problemi che in questi anni hanno scoraggiato alcune fasce di età, la cosiddetta “terza età”, sostenendole e aiutandole a risolvere qualsiasi difficoltà di ogni genere. L’obiettivo di questa Onlus è quello di far apprendere in modo facile dei concetti che per loro potevano risultare complessi, insegnandogli le basi dell’informatica. Nei tempi passati (settanta anni fa) la gioventù trovava altra stimoli per occupare il tempo, oggigiorno invece i ragazzi hanno una vasta scelta di tecnologie per impegnare il proprio tempo. Il piacere e la passione per questa materia mi ha portato a condividerla e quindi aiutare coloro che non riescono a comprenderla.

Davide V.: Dall’esperienza che ho acquisito con questi corsi online ho capito che il volontariato è qualcosa di molto importante che innanzitutto  non aiuto gli altri, ma soprattutto noi stessi. Infatti ognuno di noi dovrebbe fare volontariato per prima cosa per stare bene con noi stessi. Da quel che ho capito il volontariato non è un qualcosa che da un momento all’altro decidi di fare, ma è qualcosa che decidi di fare dopo aver affrontato una determinata esperienza che sia qualcosa di triste o felice. Inoltre con questi corsi online ho capito quanto lavoro c’è dietro le organizzazioni di volontariato e come sono organizzate e vengono regolate, grazie a questo progetto ho compreso quanto sia importante e bello fare il volontariato ovvero aiutare le altre persone. Comunque l’organizzazione di volontariato che mi ha colpito di più è sicuramente quella di primo soccorso poiché ho capito che  coloro che vi partecipano si sono impegnati e sono molto motivati nel fare questa attività dove bisogna avere un bel coraggio.

Arianna C.: Durante il periodo delle scuole medie ho avuto una professoressa di musica molto attiva nell’ambito ecologico e per un po’ di tempo ha ricoperto anche l’incarico di consigliera comunale. Lei ci faceva partecipare sempre alle iniziative riguardanti la pulizia dell’ambiente, infatti io e la mia classe, abbiamo preso parte a molte di esse. Una in particolare è quella che si svolge nella giornata della Terra o Earth Day, una ricorrenza che si celebra ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Questa manifestazione si svolgeva al Parco Falcone e Borsellino di Latina, durante la quale si riunivano molte classi di svariati istituti e si presentavo dei giochi, progetti, lavoretti, etc., tutti elaborati con del materiale riciclato. Poi verso la tarda mattinata si faceva un grande picnic a cui prendeva parte anche il sindaco di Latina, Coletta. L’ultimo anno in cui ho partecipato, io e un gruppo di altri ragazzi, durante la mattinata, ci siamo siamo recati in Prefettura per esporre un progetto svolto durante l’anno riguardante l’utilizzo delle borracce e degli erogatori nella scuola nostra scuola, ovvero l’Istituto comprensivo Giuseppe Giuliano. Oltre alla giornata della Terra, abbiamo partecipato anche a delle iniziative di Latina Ambiente per un progetto che si chiama “Puliamo il Mondo”, durante le quali ogni classe doveva pulire una zona della città, raccogliendo i mozziconi di sigaretta da terra o cartacce per poi buttarli negli appositi contenitori. Inoltre, dalle elementari sono sempre stata accanto e ho aiutato un ragazzo autistico durante l’orario scolastico, infatti per lui si era creato un rapporto di fiducia molto forte nei miei confronti e quindi passavamo molto tempo insieme, di conseguenza ho partecipato anche ad alcuni progetti sull’autismo insieme ai professori di sostegno.

Angelo H.: Il volontariato è importante e soprattutto si deve insegnare ai propri figli a fare un’esperienza simile, sia per aiutare le persone di cui hanno bisogno, e sia per una sensazione più profonda, perché fare volontariato fa bene soprattutto a te stesso perché ti senti bene dentro, e soprattutto ti fa crescere. Fare volontariato non vuol dire solo dar da mangiare alle persone bisognose perché le persone hanno bisogno pure di altro, prima di tutto ci vuole l’ascolto, devi ascoltare cosa vogliono perché sicuramente non serve solo il cibo potrebbero avere bisogno di medicine, di vestiti o altro. Quindi il volontariato non è solo dar da mangiare ma anche aiutare in altri modi pure ascoltare la persona che magari ha bisogno di parlare del suo passato può essere un modo per aiutare. Infatti il volontariato si divide in diverse categorie, e se io dovessi scegliere che associazione fondare sceglierei l’associazione sportiva. Mi è sempre piaciuto creare un centro estivo per aiutare le famiglie che lavorano e non sanno dove lasciare i figli durante il periodo estivo, e la nostra associazione e basata sul volontariato dei nostri partecipanti di 7 persone. Alessandro, Marco, Cristian, Matteo, Giovanni, Giulia e Simona ho scelto queste persone perché amano i bambini e cercano un’esperienza di volontariato per il futuro. I bambini di questo centro estivo vanno dalla fascia d’età tra i 6 e i 12 anni. L’associazione ha come attività calcetto, piscine, teatro, animazione, il programma inizia alle 8 di mattina con attività fisica e musica, poi si fa colazione e dopo si dividono i bambini per le attività che vogliono svolgere. Il costo per ogni bambino e di 20 euro a settimana con un massimo di 40 bambini, metà dei soldi vanno donati agli ospedali per aiutare altre persone, l’altra metà dei soldi va al centro estivo per le spese che gli servono per tenerlo aperto. Il centro estivo non è solo un posto per tenere i bambini ma anche per farli conoscere tra loro e fare nuove amicizie. È stata una bella esperienza perché siamo stati tutti soddisfatti del nostro lavoro soprattutto perché abbiamo aiutato molte famiglie.

Alessio V.: Penso che gesti e atti di beneficenza non costino nulla alla gente e allo sesso tempo possano essere d’aiuto per le persone più bisognose, perché un piccolo gesto per noi potrebbe voler dire tanto per altri. Ho pensato quindi a un gesto di beneficenza che porterebbe un ricavato da devolvere alle persone bisognose. Ora ve ne parlerò. L’idea è quella di recuperare oggetti come ad esempio utensili o giochi da vendere poi o sul web oppure ad un mercatino. L’idea per recuperare questi oggetti è quella di contattare amici, parenti e conoscenti per poi chiedergli se hanno qualcosa che non utilizzano da dare via. Ovviamente se si riescono a recuperare console o videogiochi oppure qualche vestito di marca ci si riesce a guadagnare di più, perciò opterei per andare a trovare prima degli amici che hanno avuto videogiochi o console varie. Una volta fatto ciò metterei gli oggetti recuperati su un sito di vendita online quale ad esempio Ebay, Shpock o Subito. Bisognerà quindi aspettare un po’ di tempo in quanto bisognerà trovare un acquirente per ognuno di questi oggetti. Dopodiché, una volta trovatosi un accordo per il prezzo, si spedisce l’oggetto e si ricevono i primi soldi da devolvere. Per gli oggetti che non si riescono a vendere online andrei a qualche mercatino per l’usato dove, di sicuro, ci sarà qualche bambino capriccioso che convincerà la mamma a prendere l’oggetto (; . Una volta venduti tutti gli oggetti e ricavati i soldi, contatterei siti affidabili quali Unicef oppure Caritas per devolvere i soldi alle persone bisognose. Sono del parere che la soddisfazione del sapere che qualcuno magari può anche semplicemente mangiare grazie a te sia unica. Inoltre penso che questi sono gesti semplici, facili, anche piccoli se vogliamo, ma che se fatti da tante persone potrebbero davvero essere un aiuto più che concreto per le persone bisognose. Basterebbe poco per far stare bene tutti e questi gesti lo permettono.

Alessio Q.: Il Servizio Civile Nazionale Volontario come illustratoci nel corso è stato istituito per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale. Il servizio civile è secondo me un esperienza che, permette ai giovani di fare un’esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Essere un volontario di servizio civile è per me un’esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di gruppo e il problem solving. Dopo questo interessante corso di formazione vorrei provare a cimentarmi in attività di volontariato volte a migliorare la comunità in cui vivo e rendermi parte attiva della stessa.

Alessia B.: Ad inizio dicembre a noi giovani della Chiesa del Sacro Cuore di Latina è stata proposta una esperienza di volontariato in Caritas, in una veste tutta nuova. Per cinque giorni abbiamo collaborato con i volontari nello svolgimento dei servizi quotidiani. Oltre a occuparci della preparazione dei pasti e dell’organizzazione delle innumerevoli attività per gli ospiti del centro, abbiamo avuto l’occasione di entrare in relazione diretta con loro. L’impegno di metterci a servizio è stato ricompensato dalla condivisione della nostra quotidianità. Il vivere insieme a loro anche i momenti più semplici della giornata ci ha fatto sentire non solo volontari ma ci ha permesso anche di sperimentare un rapporto di vicinanza e amicizia. Abbiamo trascorso del tempo speciale con gli ospiti: ci siamo divertiti giocando a tombola insieme, approfittando dell’accogliente atmosfera natalizia e rallegrandoci nel vederli sorridere, grati dei premi vinti, doni che noi stessi avevamo preparato. Una cosa particolare che ci ha molto colpito e di cui abbiamo fatto tesoro è stato notare come al termine dell’esperienza gli stessi ospiti si sono affiancati a noi nello sparecchiare dopo il pranzo finale e riordinare le stanze del centro. L’aver visto l’atteggiamento degli ospiti, inizialmente indifferente nei nostri confronti, trasformarsi in un atteggiamento di cortesia e gentilezza ci ha testimoniato ancora di più l’importanza e la bellezza di vivere l’ambiente come fosse casa nostra. Questo infatti è quello che più mi è rimasto nel cuore. Ci è stata data anche la possibilità di conoscere diverse realtà della nostra comunità parrocchiale a cui Caritas offre ascolto e supporto. Attraverso la guida di volontari esperti del centro abbiamo osservato da vicino quelle che sono le difficoltà e i disagi che alcune persone e famiglie si trovano a dover affrontare ogni giorno. È stato bello aver avuto l’opportunità di ascoltare i loro racconti, entrare in dialogo con loro e custodire le loro vite nelle nostre preghiere serali. Questa esperienza ci ha sensibilizzati molto e, per quanto riguarda la nostra crescita, sia spirituale che personale, ci ha dato modo di comprendere le tante difficoltà della vita e farne tesoro.

 

Percorsi di volontariato: Martina e le azioni di volontariato a favore degli amici a quattro zampe

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Martina C., una dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo.

Se cercate un nuovo amico a quattro zampe, ricordatevi che l’amore non si compra: lui (o lei) vi aspetta già nel canile (o nel gattile) più vicino. Il messaggio è dedicato a tutti coloro che decidono di allargare la famiglia con un cane o un gatto e che dunque hanno l’occasione di compiere un bellissimo gesto di solidarietà. “Basta poco per trasformare un “buon Natale” in un Natale buono”. Non sappiamo neppure quanti siano, certamente decine e decine di migliaia, i cani e i gatti abbandonati nel nostro Paese e molti sopravvivono dietro le sbarre nel freddo di una gabbia, lontano dall’affetto e dal calore di una famiglia. Credo che, se potessero parlare, direbbero: “ADOTTAMI E SARO TUO AMICO PER SEMPRE“. Ecco abbiamo scelto questo slogan per la campagna che invita a cercare e trovare un nuovo amico nel canile o gattile più vicino. Portare a casa un cucciolo vuol dire dare e ricevere tanto amore. Prima di compiere un passo così impegnativo, è doveroso riflettere bene sulla responsabilità che comporta. Ma, una volta maturata la decisione, per renderla ancora più bella e significativa, è molto meglio andare in un canile o gattile o in un rifugio e scegliere lì il cane o il gatto, anzi, come accade spesso, “farsi scegliere” da lui. Per ogni cucciolo comprato, magari a caro prezzo, ce n’è uno costretto a vivere in un canile o gattile dove non potrà mai conoscere l’amore di una famiglia. Adottare un animale abbandonato è un gesto d’amore che ripagherà tutti: il nuovo amico troverà attenzioni e coccole, la famiglia scoprirà un nuovo affetto e il numero dei randagi diminuirà. Molti studi hanno dimostrato i benenefici che la compagnia di un animale apporta al benessere fisico e psicologico di una persona: cani e gatti fanno compagnia, alleviano la solitudine, scandiscono le giornate, impongono ritmi e impegni. Ciò è particolarmente importante nel caso di persone anziane per le quali la solitudine è senso di vuoto possono essere una minaccia per la qualità della vita. Insomma , una campagna dalla valenza anche sociale che siamo certi di poter realizzare con il vostro aiuto. Vogliamo far riflettere sull’importanza di adottare un cane o un gatto, sia adulto che cucciolo, purchè fatto in modo responsabile e con la consapevolezza di ciò che si sta facendo; e inoltre far capire che il cittadino in primis può dare un contributo importante per contrastare e far ridurre il fenomeno del randagismo con l’adozione.

I soggetti sono: famiglie con bambini/ cucciolo di cane o gatto; Pensionati/ cani e gatti di età adulta. Il messaggio principale che vorremmo passasse è quanto la vita possa migliorare con l’adozione di uno più animali;

Percorsi di volontariato: Lorenzo con la MSLV per risanare le aree inquinate

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Lorenzo M., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo.

Noi siamo la M.S.L.V. una associazione senza scopo di lucro, il nostro obiettivo è quello di far tornare il mondo dove viviamo nel suo antico splendore. Siamo convinti che questo desiderio possa essere lo stesso di tutti gli abitanti del nostro meraviglioso mondo. Siamo sempre in cerca di collaboratori che possano aiutarci a realizzare questo nostro grande sogno. Siamo alla ricerca di persone che hanno il desiderio di incontrare nuove amicizie, che hanno il desiderio di fare nuove esperienze, che hanno desiderio di conoscere posti inesplorati e dismessi, quelle persone che sono sempre alla ricerca di migliorare il prossimo e migliorare se stessi, si perché non si finisce mai, abbiamo sempre il tempo di migliorare e crescere e far crescere chi ci circonda, anche se siamo avanti con l’età.

L’iscrizione per la nostra associazione è ovviamente gratuita; organizziamo incontri mirati al risanamento delle aree inquinate in tutta Italia. I nostri capo gruppi sono sempre a vostra disposizione per organizzare magari gite scolastiche con la collaborazione volenterosa anche dei genitori per ritrovare un momento da condividere tutti insieme con lo scopo di ripulire i siti. Organizziamo incontri mirati con i sindaci dei comuni per sottolineare la situazione gravosa del nostro ambiente e magari per migliorare i controlli sul territorio. Vogliamo salvaguardare il nostro ambiente e sopratutto il “loro” ambiente quell’ambiente che sarà dei nostri e dei vostri figli, quell’ambiente che sta chiedendo un po di pace e silenziosamente ci chiede aiuto. Noi non cerchiamo colpevoli, non si può colpevolizzare senza agire, tutti insieme ce la possiamo fare, possiamo darci un altro futuro un futuro più sano e pulito. E’ per questo che non ci fermeremo a guardare che tutto questo splendore venga distrutto. Non ce la possiamo fare da soli e il nostro grido di aiuto è rivolto a tutti voi volontari. Abbiamo bisogno di quelle persone che amano l’ambiente e che amano il mondo dove vive. Se riuscissimo nel nostro intento ne trarrebbero beneficio non solo gli animali, la nostra salute e i nostri ambienti, ma anche il settore del turismo.

Cosa stai aspettando unisciti a noi, dai un futuro a questo mondo che aspetta solo di essere riparato, riparato da quella rottura invisibile.

Ti ricordo che non ti chiediamo aiuto in denaro ma solo il sostegno morale e fisico.

Puoi contattarci in diversi modi:

Telefono. 349134567

email. associazione@MSLV.it

pec associazione@pec.MSL.it

Sede legale e operativa: via Teano n. 223

Percorsi di volontariato: l’educazione tecnologica di Federico

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Federico P., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo.

In questo periodo di pandemia mondiale che ci sta affliggendo, sicuramente ora come mai l’importanza dei gesti umani spassionati e senza nessuno scopo, se non con l’unico di aiutare il prossimo, è altissima. È importante quindi ora più che mai insegnare a dar la giusta importanza a queste azioni mosse dal pure altruismo e insegnare e ispirare i più giovani come noi a muovere dei passi verso questo mondo.
Tutto questo mi ha quindi trasmesso in me sicuramente qualcosa di positivo e alla domanda di descrivere una mia personale idea di volontariato, sicuramente ho iniziato a ragionarci su.
Ho pensato ad una attività che fosse in relazione con la pandemia attualmente in corso che ha completamente sconvolto il nostro modo di vivere e di relazionarci con il prossimo, portando la nostra amata socialità umana ad addentrarsi verso un mondo sempre più digitale, per permetterci di evitare il pericoloso “contatto” senza abbandonare il contatto con le nostre persone care.
Ma proprio le persone che più hanno bisogno di questo contatto e che sono le stesse che sono più a rischio, sono anche quelle più analogiche e che il digitale non sanno nemmeno cosa sia.
Ma per quanto siano loro il fulcro del pensiero, non sono solo gli anziani ad avere problemi con la tecnologia, ma anche molte altre persone oltre a loro hanno bisogno di una “Educazione Tecnologica”. Basti pensare ai giovani come noi, che noncuranti dei rischi stanno tutto il giorno ipnotizzati davanti ad uno schermo seduti in posizioni incorrette, oppure agli “adulti”, che non sanno riconoscere una fake news da una vera notizia.
Per questo se dovessi scegliere di realizzare una campagna di volontariato sicuramente sceglierei di realizzare una Associazione di Promozione Sociale con il fine di educare le persone, grandi o piccole che esse siano, tramite dei seminari di “Educazione Tecnologica”.
Per la fondazione e la gestione dell’Associazione sicuramente sceglierei 7 tra i miei compagni di classe e amici la quale, facendo l’università o avendo fatto un corso di studi di indirizzo informatico, sapranno fare insieme a me le scelte giuste per gestire nel modo migliore l’Associazione. Nel complesso comunque sceglierei sicuramente quelle persone che abbiano come me questo fermo obiettivo di creare un mondo meno tecnologicamente complesso e sicuro per le tutti quelli con poca esperienza, nella quale le persone e la tecnologia possano vivere in armonia senza arrecare rischi e senza creare delle barriere culturali tra le persone più giovani e le più anziane.

L’attività quindi proporrà, insieme ai seminari precedentemente accennati, anche dei laboratori didattici aperti a tutti, ma anche alle scuole di qualsiasi grado, dove i soci illustreranno le tecnologie e le giuste maniere per sfruttarle direttamente facendo toccare con mano gli strumenti gentilmente forniti dai soci stessi o, nel caso di benefattori, donati da qualcuno.

Per estendere la nostra attività anche all’infuori del nostro territorio “raggiungibile”, abbiamo anche intenzione di aprire un sito internet, ovviamente di facile navigazione, dove pubblicare costantemente delle “tip” o delle curiosità dal mondo della tecnologia, insieme a dei video esplicativi sussidiari alle nostre attività. Soprattutto questo sito sarà di fondamentale importanza in questo primo periodo dove gli assembramenti sono vietati e le scuole sono chiuse.

Concludendo quindi, io vorrei creare una Associazione che in un modo o nell’altro dia la possibilità a tutti di potersi esprimere e di poter sfruttare la tecnologia odierna in modo sicuro e in modo che anche le persone più anziane possano trarne beneficio, soprattutto in periodi così difficili, durante la quale una conoscenza migliore della tecnologia avrebbe reso le cose più facili per tutti.

Percorsi di volontariato: una nuova visione di circolo sportivo per favorire il volontariato giovanile

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Alessandro Z., uno tra i 500 teenager selezionati per la terza fase di Generatori, ha capito come è possibile avvicinare i giovani al volontariato.

Secondo me, oggi, ai ragazzi non interessa il volontariato. Infatti, spesso preferiscono uscire con gli amici, conoscere nuove ragazze/i, stare per conto proprio evitando la socializzazione. Per far apprezzare il valore del volontariato ai ragazzi, secondo me si potrebbero inserire le attività che tanto interessano i giovani, in quest’ambito. I ragazzi, ad esempio, soprattutto nella fascia tra i 16-18 anni, hanno molta voglia di conoscere persone della loro età; si potrebbero creare quindi momenti ricreativi, nell’attività effettiva di volontariato, che permettano loro di stringere amicizie. Inoltre, nel caso di una suddivisione in gruppi, si potrebbe dare il consenso ad ogni ragazzo di esprimere, in modo anonimo, la sua preferenza con chi stare nel suo gruppo, di modo che poi si senta più a suo agio e stimolato a partecipare. Il settore su cui si potrebbe maggiormente far leva, data spesso la carenza nei ragazzi e dato che è quello che più risente della tecnologia, è quello dello sport: non basta la semplice organizzazione di raduni sportivi, ma si dovrebbe creare un “circolo” di sportivi di varie discipline che consentano ai ragazzi di poter frequentare con continuità lo sport che li appassiona. Ci si potrebbe avvalere anche di istruttori professionali, ma comunque questi centri dovrebbero essere organizzati dai volontari. Così si avrebbe una maggiore diffusione dello sport e si darebbe l’opportunità di praticarlo anche a chi non può permetterselo. Si potrebbero raccogliere alcuni ragazzi che praticano gli sport più comuni e si mettono a “capo” di questi circoli. Si sparge la voce della creazione di questi circoli e, man mano che le iscrizioni arrivano, si cercano altri ragazzi o degli stessi sport (per arricchire le conoscenze che potrebbero mettere a disposizione) o di nuovi sport (per offrire un ventaglio più ampio di scelte). Ciò farà crescere la fama dell’associazione, creando così un circolo virtuoso del passaparola(più fama, più iscritti, ancora più fama, ancora più iscritti…), e renderà credibile l’associazione. I servizi offerti sarebbero gratuiti. Oltre ai classici raduni di sport, si potrebbe offrire:

• un corso di personal training “teorico”, con rilascio di un attestato al termine. Gli insegnamenti sarebbero impartiti da volontari con esperienza sul campo, che offrano le sue conoscenze in modo gratuito e che sarebbero disposti a continuare nel tempo;

• tornei o seminari di parasport, dove si fanno giocare le varie discipline ai disabili, o dove si vanno a spiegare da istruttori professionisti come applicare i vari concetti del personal training nell’ambito della disabilità e non, aprendo varie opportunità a coloro che vorrebbero approcciarsi a questa carriera ma, a causa delle loro disabilità, non possono permetterselo.

Percorsi di volontariato: Alessandro e l’idea di un centro sportivo multidisciplinare

Dopo aver terminato il percorso formativo di 20 ore, Alessandro G., uno dei 500 Generatori selezionati, racconta la sua visione di cittadino attivo nel volontariato sportivo.

 

Il miglioramento delle condizioni sociali nel paese, è dovuto al lavoro delle associazioni che si sono impegnate a diffondere la cultura del volontariato nel tessuto sociale del paese. Di queste associazioni, le A.S.D., hanno insegnato a molti giovani i valori dello sport, utili anche nel fondamentale processo di maturazione delle persone e nell’integrazione sociale. Io in primis,avendo vissuto personalmente l’esperienza formativa di praticare sport e facendo parte di un’ A.S.D. sono conscio dell’importanza che lo sport può avere sulla vita delle persone, per cui mi piacerebbe fondare una A.S.D. per far avvicinare più giovani possibili a questo mondo.

La mia idea è quella di aprire un centro sportivo dove i giovani hanno la possibilità di provare e praticare vari sport, così da capire ciò che fa veramente per loro. Mi piacerebbe avere campi da calcio, campi da tennis, campi da pallavolo e da basket, palestre dove praticare arti marziali(judo, karate ecc.), corsi di zumba e salsa, sala pesi e piscine.

Ogni attività avrà un istruttore che dovrà essere preparato non soltanto in ambito sportivo, ma anche in ambito educativo perché lo sport, attirando molti giovani, deve insegnare i giusti valori. Per la buona riuscita di questa attività, per me, è fondamentale la fiducia tra i membri fondatori, per questo mi affiderei ai miei amici più stretti perché condividono con me gli stessi ideali. A gestire i corsi precedentemente elencati, saranno i miei amici nonché fondatori. Le squadre di calcio saranno gestite dal mio amico Matteo, i corsi di pallavolo saranno gestiti da Davide, il basket sarà gestito da Giovanni e il tennis da Andrea. L’istruttore di piscina sarà Gianluca, le arti marziali saranno gestite da Sara, i corsi di ballo saranno organizzati  da Cesar ed infine il coordinatore della sala pesi sarà Simone. Il mio compito sarà quello di coordinare il tutto. I fruitori principali della mia attività saranno i bambini dai cinque anni, avranno la possibilità di provare tutti gli sport così da capire quale sia il più adatto per ognuno.

Per promuovere la mia associazione, stamperei centinaia di volantini e aprirei una pagina su social come Instagram, Twitter e Facebook cercando grazie a foto e video promozionali di far conoscere  a più persone possibili la mia iniziativa. Cercherei di coinvolgere anche degli sportivi famosi per promuovere la mia attività, come calciatori, atleti olimpici e personaggi rilevanti nel mondo dello sport. Chiederei la collaborazione ad altre associazioni, per organizzare eventi sportivi, aperti a chiunque voglia partecipare, in modo da promuovere e pubblicizzare entrambi. In conclusione penso che alla base di ogni attività ci debba essere il divertimento ed un percorso di  maturazione che contribuisca alla formazione degli adulti del domani.

Percorsi di volontariato: iniziative nello sport dilettantistico con Alessandro

L’Organizzazione di volontariato che vorrebbe fondare Alessandro A., uno dei 500 giovani generatori di buone pratiche, è incentrata sullo sport.

 

Il volontariato è un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone che necessitano di assistenza oppure per aiutarli in emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettiva in associazioni.

Per me è importante diffondere il volontariato nel mondo perché si possono salvare molte vite umane. Basti pensare nei paesi meno sviluppati per essere visitati da un medico magari le persone sono costrette a farsi ore di viaggio e sicuramente a pagare molti soldi mentre invece con le persone che hanno cuore, voglia, e passione di aiutare gli danno una mano.

Una campagna di volontariato che dovrei intraprendere sarebbe quella Sportiva-Dilettantistica in quanto sono un amante dello sport; e se dovessi scegliere quale sport fare avrei due opzioni:

1)-Gli scacchi che sono mirati sulla concentrazione e sul pensare a cosa può fare il nostro avversario in merito ad una mossa; quindi più uno sport mentale.

2)-Le gare in particolare della formula 1; tramite dei fondi acquistare dei simulatori, quindi un computer, un volante, dei pedali e dei monitor con i quali i ragazzi appassionati possono andare ad allenarsi come stanno facendo in questo momento di quarantena i campioni mondiali.

Ovviamente io ed i miei soci non ci andremo a guadagnare economicamente ma  guadagneremo in ambito sociale; conoscere nuove persone, essere soddisfatti di aver aiutato persone bisognose. Anche se è solo uno sport ci sono persone che economicamente non possono permettersi una scacchiera ed un libro per studiarsi gli scacchi ed altrettanto un simulatore della formula 1 così, noi le possiamo aiutare chiedendo fondi ai comuni oppure ai benefattori come ad esempio attori, sportivi etc.

Un’altra attività sarebbe il volontariato perché ogni giorno, sia in TV che nella vita reale vediamo persone che dormono per strada; che magari fino ad un mese fa avevano un lavoro ma che poi per vari problemi l’hanno perso. In questo caso metterei su un’associazione per fornire a queste persone del cibo e dei vestiti, un’assistenza medica primaria gratuita, le medicine per una banale febbre. Purtroppo non è colpa nostra che sono finiti per strada ma non bisogna neanche abbandonarli e in questi casi bisogna essere molto altruisti nei confronti di persone bisognose, perché se succedesse a noi un giorno qualcosa del genere e nessuno farebbe del volontariato noi moriremmo di fame.

Perciò il volontariato è molto importante che esista e che continui ad esistere e vorrei ringraziare tutte le persone che ogni giorno, anche con il COVID-19 aiutino le persone ad andare avanti, a fargli sfuggire un sorriso con un semplice gesto anche dopo tutto quello che la vita ha riservato a loro e credo che non coi possa essere cosa più bella.

Percorsi di volontariato: per un patrimonio collettivo più pulito con l’idea di Davide

Il pensiero di Davide R., uno dei 500 generatori che hanno deciso di impegnarsi fino in fondo nel progetto, è rivolto all’ambiente e al patrimonio collettivo della sua città: Roma

 

La società contemporanea è caratterizzata da una struttura molto più complessa rispetto alle ep​​oche passate. Ciò comporta sicuramente dei vantaggi ma ne consegue che le problematiche relative ad essa siano sempre di maggior numero e rilevanza. È dunque fondamentale la consapevolezza di tutti gli individui appartenenti a questo insieme chiamato società, in particolar modo, la consapevolezza delle generazioni che costruiranno il futuro di appartenere ad un’entità geo-politica, cultur​​ale e lo sviluppo di un senso di preservazione di tutto ciò che è stato costruito e che si è ereditato: il patrimonio collettivo. Perché per migliorare e non far declinare la società dei molteplici contesti, aspetti e criticità, bisogna impegnarsi e battersi attivamente, altrimenti il progresso di cui tanto ci vantiamo, sarà soltanto la nostra ombra riflessa e distorta di quel che realmente siamo. Constatato quanto appena affermato, idealizzando l’ipotesi secondo cui io avvertissi la necessità di intraprendere una campagna di volontariato, mi dirigerei su un’associazione O.d.V (Organizzazione di volontariato). Alla base di tale scelta c’è la mia personale affinità con l’idea di voler offrire un servizio a tutela del benessere cittadino e dell’ambiente nella città dove vivo: Roma. Sono convinto che gli associati debbano agire solo ed unicamente con la convinzione ed il fine di migliorare la pulizia e la salute dell’ambiente che ci circonda, escludendo interessi personali. È importante fare attivismo come ambientalista ma l’azione è sempre meglio delle parole. Innanzitutto, inizierei una lunga e appurata ricerca di persone che vorrebbero perseguire il mio stesso scopo. Sicuramente tenterei con la ricerca tramite conoscenze personali, però mi avvarrei in buona parte degli strumenti online: social, forum, blog, strumenti estremamente efficaci. Sicuramente dovrei avere molta pazienza nel cimentarmi a trovare gli almeno 7 individui richiesti per fondare un’associazione, non tutti sono disposti o hanno le possibilità, questa è la realtà, ma non mi arrenderei. Una mission di cui abbiamo molto bisogno, soprattutto noi italiani, purtroppo è la raccolta dei rifiuti che inquinano le nostre città, lavoro il quale non richiede particolari competenze ma non vanta molta attenzione da parte degli enti governativi e dei cittadini, spesso incivili. Inoltre, promuoverei la cura delle aree verdi e la pulizia dei luoghi cittadini come le piazze . Tutti questi servizi dovrebbero essere svolti dai volontari associati per il bene comune, un gruppo di persone convinte, perché io come cittadino mi “rifiuto” di vedere spazzatura per strada e cassonetti rotti. Agiamo, ripuliamo! Questo potrebbe essere il motto. Quest’opera di volontariato spero possa diventare un vero e proprio mezzo di diffusione del senso di responsabilità e di protezione verso il bene pubblico, perché ciò che si sa conservare bene perdura nel tempo. Per diffondere ulteriormente il messaggio positivo ed espandere auspicabilmente l’associazione, real​izzerei​ dei profili sulle piattaforme online già citate, gestendole con l’aiuto degli associati e sperando nella nascita di altri gruppi con la medesima mission in altre città. La debolezza di un tal progetto è l’assenza di fondi che spingerebbero le persone a collaborare, il punto di forza, invece sta nella convinzione e il vero interesse sociale di coloro che vogliono entrare a farne parte. È facile ed usuale lamentarsi di una condizione non voluta, non lo è altrettanto passare ai fatti, e migliorare il mondo in cui viviamo, perché ricordiamolo, ne facciamo tutti parte.