Percorsi di volontariato: Federico sogna di aprire una palestra

Percorsi di volontariato: Federico sogna di aprire una palestra

Federico S., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, racconta le sue esperienze di volontariato passate e ciò che vorrebbe fare nel futuro: aprire una palestra per far avvicinare le persone allo sport. 

Ciao! Io sono Federico, ho 17 anni compiuti il 1 marzo 2020 e oggi mi trovo qui, dopo una lunga lezione di 20 ore a parlare di un tema importante come il volontariato.
Il volontariato è un’azione molto importante che ogni persona almeno una volta nella vita deve fare, per il fine di aiutare persone bisognose, farle sentire a casa, curate e coccolate. Stando a quanto detto possiamo appunto dire che il volontariato è un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone che versano in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza, venendo aiutate da persone altruiste in modo individuale o creando delle vere e proprie associazioni di beneficenza. Nella mia breve vita ho già fatto la mia prima esperienza, aiutando a servire cibo, pulire i tavoli, controllando se chi veniva, aveva ricevuto il permesso di essere assistito in quella struttura di volontariato. Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato mi piacerebbe fondare qualcosa riguardo lo sport, in quanto sono un ragazzo veramente molto sportivo che tutti i giorni si allena. Fonderei qualcosa riguardo lo sport in quanto lo sport riesce a liberarti dai pensieri negativi, dalle forti pressioni delle sfide che ogni giorno ogni persona affronta. Quando una persona si allena entra nella mentalità di competizione, puntando alla vittoria insieme alla sua squadra o individualmente se uno sport singolo ed è proprio questa mentalità che riesce a farci dimenticare dei nostri problemi quando noi siamo in competizione con qualcuno o contro noi stessi, per migliorarci ogni giorno. Un banale esempio che mi viene da fare, prende come protagonista proprio me che, dopo una lunga giornata di scuola per un po’ di tempo vuole dimenticarsi delle “problematiche”, se cosi definibili, che questa gli ha comportato e per non vederle più per qualche ora va ad allenarsi duramente in palestra, trovando li oltre che tanti macchinari da usare, anche molte persone con cui interagire. Fonderei la mia associzione sicuramente con i miei amici, in quanto sono persone fidate e con la mia stessa passione, cosi da trovare anche qui il divertimento di lavorare; Fai un lavoro che ti piace e non lavorerai un singolo giorno nella tua vita.
La mia associazione verterebbe sulla creazione di una palestra (sala pesi) dove tutti posso entrare e allenarsi, mantenendo comunque una certa compostezza. Educazione, Igiene personale sono le prime due regole che regnerebbero nella palestra. Sicuramente ci sarrebbero, oltre che me e i miei associati, altri volontari che svolgerebbero il ruolo di TRAINER, al fine di controllare che gli esercizi vengano svolti nel modo corretto. Questa è la mia idea di associazione benefica e sono sicuro che è un’idea che se messa in atto porterebbe veri benefici a chi ne usufruisce.