Percorsi di volontariato: Samuele, l'esperienza alla Caritas e la raccolta alimentare

Percorsi di volontariato: Samuele, l’esperienza alla Caritas e la raccolta alimentare

Samuele C., uno dei 500 ragazzi delle scuole che hanno partecipato al Progetto Generatori, parla delle sue due esperienze di volontariato: l’aiuto dato alla Caritas e la raccolta alimentare.

La mia idea di volontariato si basa su un sentimento intimo e gratuito che ti spinge a prestare aiuto alle persone bisognose ovviamente senza aspettarsi nulla in cambio.
Se dovessi parlare della mia personale esperienza di volontariato parlerei di due iniziative:
1)Della Mensa Caritas, che permette di aiutare sia fisicamente che emotivamente le persone che hanno bisogno, fisicamente facendole mangiare gratuitamente, emotivamente sia mangiando in compagnia sia scambiando due parole tra di loro o con i volontari, permettendogli di avere anche quei momenti di risate o compagnia, io personalmente in questa iniziativa ho aiutato preparando i vassoi e mettendo il pane da dare poi alle persone che erano in fila;
2)Della Raccolta Alimentare, che permette alle persone, quando fanno spesa, di comprare degli articoli alimentari da dare poi in beneficenza, in questa attività invece ho aiutato preparando gli scatoloni con il cibo in magazzino.
Sono state due esperienze molto importanti nel mio percorso ma quella che ho preferito è stata quella della Mensa perché mi ha permesso di vedere da vicino questa realtà molto diversa da quella in cui viviamo ogni giorno, credo che ogni ragazzo debba avere la possibilità di fare un’esperienza simile in quanto credo che sensibilizzare su un argomento così importante e delicato sia essenziale nella crescita di ogni adolescente specialmente facendo toccare con mano queste realtà che sembrano tanto distanti da noi, ma che in realtà sono giornalmente sotto i nostri occhi. Ovviamente è stata importante e bella anche l’esperienza della Raccolta Alimentare, mi ha permesso di vedere veramente cosa pensa la gente di questo argomento e cosa è realmente disposta a fare, e magari la stessa gente che dice di avere a cuore questo argomento è poi la stessa che alla prima occasione di fare realmente qualcosa, anche magari comprando solo un pezzo di pane, si tira indietro e ignora i volontari che spiegano l’iniziativa. Sono tutte e due esperienze che rifarei e anzi vorrei provare altre attività di volontariato sul campo perché credo che queste iniziative siano le uniche rimaste che permettano ancora a un uomo di fare del bene ad un altro uomo, che è proprio ciò di cui l’umanità ha bisogno al giorno d’oggi.
Purtroppo oggigiorno questo argomento viene visto male o viene preso come un gioco da alcuni miei coetanei e non solo, questa cosa mi rattrista perché sono le prove che stiamo perdendo lentamente un senso di appartenenza a qualcosa di più grande di noi che ci lega da sempre, stiamo perdendo il concetto di uomo, solidarietà e di fratellanza e sinceramente, a malincuore, credo che se in futuro tutti questi concetti e questi valori dovessero dissolversi, sarebbe la fine di una civiltà che già sta progressivamente morendo.