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Percorsi di volontariato: Gabriele racconta della sua esperienza con i bambini dell’oratorio

Gabriele M., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, racconta della sua esperienza di volontariato svolta presso un oratorio insieme a dei bambini.

Mi chiamo Gabriele M., ho 16 anni, frequento il liceo scientifico Michelangelo di Cagliari, classe 3B. Vorrei parlare della mia Esperia di volontariato ,è stata un’esperienza molto significativa per me , ho fatto volontariato per due mesi ,in un’oratorio ho lavorato con dei bambini ,è stato molto bello perché ho notato che tra di loro visto che erano molto piccoli n in c’era nessuna differenza ne di colore della pelle ne di nessun fattore economico ,posso dire che ho notato che loro vivevano in una loro ingenuità assoluta ,quando arrivano in oratorio alcuni si erano iscritti da pochi giorni e hanno incominciato a conoscersi tutti  diciamo che per loro andare in quel luogo era un motivo di sfogo ,giocavano, si divertivano e stavano insieme ,non pensavano a niente ne ha problemi che avevano a casa , e soprattutto all’inizio loro parlavano molto poco con me , perché erano molto vergognosi e avevano paura dei giudizi , però dopo un po’ di tempo hanno incominciato ad aprirsi e a parlare con me , poi alcuni mi hanno parlato dei loro  problemi con il fattore del razzismo ,che ad esempio avevano paure di essere giudicati oppure di essere diversi ,io gli ho spiegato che loro non avevano nulla di diverso dagli altri e che non avevano nulla di sbagliato , e che le persone non sono diverse per il loro colore della pelle , posso dire che è stato significativo tutto il percorso che ho fatto ogni singolo momento , tutti i giochi che organizzavo per loro e tutte le chiacchierate , e la dolcezza che sapevano trasmettere , inoltre io stavo con loro tutte le sere dal lunedì sino al venerdì ,arrivavo alle 5 e andavo via alle 8, mi ricordo ancora che avevamo fatto un pigiama party , avevamo ricevuto l’approvazione di tutti i genitori , la serata era iniziata che avevamo fatto una serata tutta di giochi da tavolo, e poi avevano mangiato la pizza , poi ognuno aveva il proprio sacco a pelo , avevano guardato un film (cartone ), e poi avevamo dormito tutto insieme ; la mattina dopo ero andato con gli altri ragazzi di volontariato , mentre tutto i bambini dormivano e avevamo comprato la colazione per tutti , i bambini erano ardipoco felicissimi , inoltre  anche i genitori erano felicissimi . Il giorno dopo non avevo lavorato devi dire che mi mancavano molto , e tuttora visto che non ci sto più lavorando mi mancano molto , se posso dare un consiglio a qualcuno secondo me è un,esperienza che tutti dovrebbero provare , perché ti lascia dei segni indescrivibili dentro , veramente bello , se mi dovesse ricapitare di poterlo rifare lo rifare senza neanche pensarci due volte veramente stupendo!!!..  sono proprio esperienze che ti lasciano senza parole , tutto ciò veramente indescrivibile da quanto è stato bello!!

Percorsi di volontariato: Mattia si farebbe guidare dalla sua passione, il calcio

Mattia P., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, fonderebbe un’Associazione Sportiva Dilettantistica lasciandosi guidare dalla sua più grande passione, il calcio, e coinvolgendo i suoi parenti e i suoi migliori amici. 

Ciao sono Mattia e ho deciso di intraprendere questo tipo di percorso per via della scuola, esso è molto importante poiché ti fa capire veramente come comportarsi in caso di emergenza e mi ha fatto capire anche le varie regole e uniformità della protezione civile del sistema civile e del terzo settore, in questo momento è molto importante fornire azioni di volontario perché ti porta proprio del bene a te stesso, attraverso il volontario si ha anche una presa di coscienza sul bene del territorio e della nostra terra, cioè l’Italia, bisogna proteggerla in qualsiasi modo, qui si ritrova il bene comune, si diventa soprattutto cittadini responsabili e ovviamente responsabili del nostro futuro. Se io volessi instaurare e fondare un’associazione ovviamente fonderei un’associazione sportiva dilettantistica anche perché il calcio è il mio mondo quindi farei del bene e sarebbe anche una passione grande per me, faccio del bene e in più formo e continuo la mia grande passione. Se dovessi fondare veramente un’associazione la instaurerei con mio papà, mio zio, mio nonno e metterei in mezzo quattro amici che hanno la passione come me di coltivare una grande passione come il calcio. Sicuramente se fondo quest’associazione ho l’intenzione di farla diventare grande, famosa, coinvolgere più ragazzi possibili e farli stare a proprio agio, ovviamente più si vince meglio è, però il mio intento veramente è fare stare bene tutta la mia associazione con più tornei possibili, tornei in giro per l’Italia, costruire bar, campi da tennis in aggiunta per aggregare sempre più gente possibile e far parlare bene di questa associazione, ovviamente poi non si varrà solo di aiuti dell’associazione ma anche di manodopera perché come ho già detto è una cosa piccola ma che mi piacerebbe veramente far diventare grande e far conoscere a livello nazionale, quando ovviamente si comincerà a fare tanto a livello di fatturato poi vorrei costruire accanto all’associazione sportiva un piccolo centro di caritas per i più bisognosi, quando vogliono venirsi a vedere le partite e farli star bene, facendosi una chiacchiera tra di loro, con noi, mi piacerebbe portare nell’associazione sempre più età differenti in grado di capire veramente l’idea e la crescita adolescenziale di ogni ragazzo e portarlo veramente in alto con i propri sogni, vorrei portare dentro quest’associazione allenatori di un certo calibro e spessore e ingaggiare un talent scout importante per far capire chi veramente potrebbe farsi valere in Italia. Quindi non sto dicendo che vorrei usare solo l’associazioni ma comunque poi avere anche uno scopo di lucro e di conoscenza personale e ovviamente poi far conoscere anche l’associazione. Grazie dell’ascolto e buon proseguimento. Mattia Palone 3c Lattanzio Informatica.

Percorsi di volontariato: Lorenzo vorrebbe aiutare gli immigrati a inserirsi nel nostro Paese

Lorenzo L., uno dei giovani studenti che ha seguito e portato a termine il Progetto Generatori, vorrebbe aiutare gli immigrati che arrivano nel nostro Paese a inserirsi e ad imparare la lingua. 

Oggi giorno il volontariato è un’attività poco svolta dai giovani, perchè sono più interessati alla loro vita e non si preoccupano della difficoltà altrui, per questo è importante diffondere il più possibile questo argomento e farne esperienza, così da avvicinare più persone a questo mondo.
I ragazzi si approcciano poco a questo ambiente, perché non né sono interessati e la vedono come una perdita di tempo, non capendo quanto possano dare queste persone; come la gioia di un grazie sincero o la condivisione di alcuni dei loro momenti bui, come quando ho aiutato durante un pasto alla mensa caritas, ho incontrato molte persone, ma la storia di in ragazzo senegalese mi ha colpito particolarmente, questa situazione mi ha fatto comprendere come in altri paesi del mondo stanno passando dei periodi molto difficili di povertà dove la gente e per salvare le loro vite è disposta a qualsiasi gesto.
Tutto ciò dovrebbe farci capire quanto siamo fortunati ad avere le nostre vite, farci riflettere sull’importanza di ciò che abbiamo e dovrebbero farci apprezzare di più le persone che abbiamo davanti, se si parlasse più di questo argomento e si facesse capire la bellezza dell’aiutare il prossimo molti giovani si avvicinerebbero a questo mondo.
Se potessi creerei una associazione con la mia famiglia, per aiutare chi arriva nel nostro paese, per inserirle nelle nostre comunità in modo legale; insegnerei a loro la lingua italiana e li sosterrei nel trovare un lavoro adatto alle loro capacità, perché non voglio che si ripetano azioni razziste come quella di George Floyd a  Minneapolis dove un giovane ragazzo di colore è stato tenuto fermo per 7 minuti con un ginocchi sul collo fino a morire soffocato.
Se tale associazione andasse a buon fine mi piacerebbe ampliarla, con l’aiuto di giovani che condividendo le mie idee, aiutino volontariamente queste persone, sostenendomi non solo a fare entrare loro nella nostra comunità, ma anche a cambiare la mentalità, avvolte troppo chiusa, delle persone.
La società moderna è attirata molto dalle pubblicità sui social, dai cartelloni per strada o dal volantinaggio nei supermercati, quindi utilizzerei tutte queste modalità per diffondere la mia associazione il più possibile e sperare di trovare più volontari disposti ad aiutarmi.
Non credo di riuscire a fare tutto ciò, ma voglio comunque impegnarmi nel sociale e spero nella società, che un giorno, non troppo lontano, possa capire l’importanza del’aiuto del prossimo, non solo dell’immigrato, ma di chiunque ci tenda la mano chiedendoci aiuto o sostegno, perché fare volontariato non è altro che una protezione reciproca e disinteressata, fatta con l’unico scopo di sostenerci a vicenda.

Percorsi di volontariato: per Davide c’è necessità di aiutare le famiglie con i figli affetti da patologie

Per Davide S., uno dei ragazzi che ha seguito la FAD del Progetto Generatori, c’è grande necessità di aiutare le famiglie con figli affetti da gravi patologie, offrendo loro vari servizi.

La mia idea per una campagna di volontariato è di poter aiutare le famiglie che hanno figli affetti da gravi patologie. Per realizzare ciò vorrei fondare un’associazione che offra gratuitamente a queste famiglie i vari servizi di cui hanno bisogno.
Tra le necessità di queste famiglie c’è sicuramente quella del trasporto dei figli in ospedale per le terapie; per questo come soluzione ho pensato ad un servizio di navetta che possa portare i bambini/ragazzi verso l’ospedale per le terapie, e poi riportarli a casa.
Nel trasporto dei ragazzi, alcuni genitori potrebbero non voler lasciare i propri figli da soli. Per questo offrirei la possibilità ai genitori di accompagnare i propri figli in ospedale senza dover prendere la loro macchina per raggiungerli.
Inoltre vorrei espandere la mia associazione assumendo anche delle persone qualificate per aiutare i ragazzi durante le terapie in ospedale. Persone come animatori e clown che rallegrino loro le giornate passate in ospedale facendoli divertire.
Per finanziare questa attività servirebbero dei fondi per provvedere alle spese che richiede. Perciò organizzerei una raccolta fondi in modo tale da ricavare il denaro di cui necessito.
In seguito cercherei di rendere la mia associazione una ONLUS riconosciuta in modo da poter usufruire dei contributi da parte dello stato.
Molte famiglie sono costrette a percorrere chilometri e chilometri per raggiungere la città in cui i figli sono sottoposti alle terapie adeguate.
Un esempio è quello degli ospedali romani che ricevono pazienti da molte regioni. Questo accade perché le strutture ospedaliere delle altre regioni non hanno gli strumenti adatti per le cure di specifiche malattie, soprattutto per quelle gravi e rare.
La mia associazione infatti, potrebbe mettere al servizio di chi ne ha bisogno, delle strutture come appartamenti o alloggi, così da evitare alle famiglie che provengono da altre regioni, di spendere ulteriori soldi per pagare il soggiorno negli alberghi.
Queste strutture che metterei a disposizione, garantirebbero quindi il vitto e l’alloggio a tutte le famiglie che ne hanno bisogno.
I bambini che soffrono di patologie gravi possono essere impegnati nelle terapie anche tutti i giorni per varie ore al giorno. Di conseguenza non gli resta il tempo di seguire le lezioni a scuola come gli altri e di ricevere l’istruzione che gli spetta.
Per questo ho pensato di assegnare a questi bambini degli insegnanti che vadano nelle varie strutture messe a disposizione (ossia nelle loro temporanee case) per fornirgli lezioni a domicilio, garantendo loro, l’istruzione di cui necessitano.
Questa è la mia idea per permettere alle famiglie di stare accanto ai loro figli durante le terapie, ma soprattutto per aiutare gli stessi bambini a vivere questi momenti difficili insieme ai loro cari e a rendere le loro giornate un po’ più serene.

Percorsi di volontariato: il volontariato che vorrebbe Michele

Michele S., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori, racconta le sue idee di volontariato in questo periodo di emergenza.

Attraverso il corso di formazione ho scoperto cose che non avrei mai immaginato. Noi giovani, quando all’interno di una conversazione appare l’argomento “volontariato”, cambiamo argomento e forse lo facciamo per ignoranza o scarso interesse. È vero che a scuola non si discute mai di questo argomento e penso che sarebbe giusto, anzi necessario che venga implementato lo studio di questo settore nel percorso di ogni ragazzo. Giustifichiamo la nostra indifferenza dicendo “sono molto impegnato, vabbé tanto c’è sicuramente qualcuno che lo fa al posto mio”…questo è sbagliato.
Grazie a questo corso online so cosa vuol dire essere nel settore del volontariato, ed ho visto le prove di quanto questo compartimento sia in crescita e di quanto esso abbia bisogno di braccia in più. Le possibilità di dare una mano spaziano dal miglioramento del contesto sportivo, all’assistenza nelle case di riposo o negli ospedali, dal recupero e dalla riabilitazione di animali abbandonati,  alla valorizzazione del patrimonio culturale della propria città. Per aiutare qualcuno, per fargli tornare il sorriso, basterebbe fare un giro negli ospedali, chiacchierare con qualche malato, farsi raccontare la propria giornata. Ho riscontrato l’esistenza di un percorso di volontariato nel quale non necessità uscire di casa perché consiste nel CHIAMARE una persona e tenerle compagnia. Se ognuno di noi dedicasse 10 minuti in meno ai social network, e 10 minuti in più alle persone, il mondo sarebbe un posto migliore. Molti genitori hanno perso i propri figli, alcuni figli hanno perso i propri genitori, uomini e donne hanno perso amici e familiari e come se non bastasse numerosi lavoratori ora sono disoccupati. Adesso dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà, di avere una coscienza e di non voler solamente sopravvivere.
Durante la quarantena ho pensato “in che modo potremmo aiutarci l’un l’altro senza uscire di casa, rispettando le norme sanitarie?”
I market e le banche si sono organizzati e ora utilizzano termometri, mascherine, guanti e possono lavorare, allora stavo pensando: perché non utilizzare quelle aree ormai inutilizzate come banalmente i parcheggi dei cinema, ormai chiusi, o dei luna-park per creare dei piccoli magazzini che verrebbero riempiti dai volontari?  Questo lo possono fare anche i ragazzi, ciò che devono fare è girare per le città della propria regione, e chiedere a tutti di aiutare. Un solo pacco di pasta, o un solo pacco di biscotti aiuterebbe. Grazie all’impegno di poche persone si potrebbero distribuire beni di prima necessità a coloro che non possono permetterseli o che non hanno la possibilità di uscire di casa. Per concludere voglio consigliare a tutti di documentarsi a tal proposito, questo corso formativo mi ha aperto gli occhi e mi ha stimolato, ora più di prima, sono disponibile a prendere parte a questo grande progetto.

Percorsi di volontario: Luna non vede l’ora di iniziare a fare le sue prime esperienze di volontariato

Luna C., una dei 500 Generatori di buone pratiche, è convinta che il volontariato riempia la vita e non vede l’ora di iniziare a fare le sue prime esperienze. 

L’attività di volontariato è il contributo prestato in modo personale, spontaneo e gratuito dal volontario, tramite l’organizzazione di cui fa parte, svolgendo la propria azione senza perseguire alcun fine di guadagno, ma spinto unicamente da un desiderio di solidarietà, una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, tramite un ente del Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.
Fare volontariato permette di mettere alla prova sul campo i propri talenti, e di apprendere nuove competenze. Se si agisce insieme ad altri, come spesso capita, si possono mettere in comune le esperienze e imparare da chi già sa fare cose per voi nuove. Ovviamente le competenze acquisite si possono spendere poi nel resto della vita, sul lavoro, nel percorso di studi e in qualunque campo.
Da un esempio ai ragazzi
Le nuove generazioni devono imparare il valore della gratuità, e voi potete contribuire a questo insegnamento. Facendo volontariato con i giovani, soprattutto con i bambini, potrete contribuire a migliorare il loro futuro concretamente; chi riceve aiuto gratuito è poi molto più propenso a fare qualcosa per gli altri.
Aiuta a trovare nuovi amici
Non c’è modo più facile e interessante di farsi nuovi amici che lavorare per un’associazione di volontariato.
Riempie la vita.
Con il fare volontariato si partecipa ad attività interessanti, si mettono in circolo le idee, si fanno nuove esperienze, si esce di casa! Molti volontari hanno visto riempirsi senza sforzo la loro agenda sociale in poco tempo, e si divertono molto più di prima.
Fa viaggiare.
In questo caso avrete l’opportunità di viaggiare e vedere nuovi paesi a costi contenuti, contribuendo inoltre a migliorare le condizioni di vita di popoli lontani. Anche il turismo sociale è un’ottima occasione per migliorare se stessi e il mondo.
Vi insegna a dire grazie.
Uno dei regali migliori dell’attività di volontariato è che vi fa rendere conto di quanto siete fortunati rispetto ad altre persone. E per questo vi insegna a dire grazie e a smettere di volere sempre di più, all’infinito. Vi cambia la prospettiva: capirete cosa conta davvero nella vita e vivrete in modo più semplice, autentico e rilassato.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto esperienze di volontariato anche se mi piacerebbe molto per farmi aprire un po la mente e distaccarmi da tutta questa tecnologia che ci ruota intorno e farmi apprezzare più le cose, trovare nuove persone e nuovi amici, sicuramente appena avrò l’occasione parteciperò a qualche attività di volontariato e magari iniziarne a far parte.

Percorsi di volontariato: Mahima e la sue esperienza con gli scout e con Mani Tese

Mahima P. è una ragazza che ha portato a termine il Progetto Generatori. Nel suo tema ci racconta le esperienze svolte con gli scout e con l’Associazione “Mani Tese”.

Come dice la parola stessa, il volontariato, significa aiutare gli altri senza essere costretti ma per scelta personale. Compiere azioni volontariamente per aiutare gli altri che sono in difficoltà mi fa sentire bene con me stessa e questo lo dico per esperienza personale.Faccio parte del mondo degli scout ed uno degli insegnamenti è proprio quello di aiutare chi è in difficoltà .Infatti le prime esperienze di volontariato le ho fatte all’interno della comunità scout del mio quartiere aiutando spesso le attività parrocchiali.Successivamente  invece abbiamo aiutato alcune associazioni di volontariato, ad esempio l’associazione Mani Tese con iniziative di raccolta fondi, oppure  la Caritas.Queste esperienze mi hanno fatto vedere che purtroppo tanta gente per vari motivi si trova in difficoltà e che a volte bastano piccoli gesti per dare loro un po’ sostegno.Le mie poche esperienze personali e quanto vissuto in questo periodo mi hanno fatto capire quanto importante sia l’aiuto della gente e che tanti miei coetanei potrebbero fare di più, anche da un punto di vista egoistico perché più siamo a fare e meno dobbiamo fare.Io credo che se le attività di volontariato fossero svolte non solo in alcuni specifici ambienti, tipo scout,ma anche nelle scuole , io avevo 12 anni alla mia prima raccolta viveri ed ero ovviamente accompagnata da ragazzi più grandi e da un adulto, probabilmente si svilupperebbe lo spirito di aiuto verso gli altri in modo più naturale e duraturo perché tocchiamo con mano la realtà dei bisogni e speriamo che non tocchi mai a noi trovarci in quelle condizioni.Se decidessi di far nascere qualcosa di mio probabilmente sceglierei l’Organizzazione di Volontariato perché  tramite Mani Tese ho conosciuto un po’ meglio il mondo del volontariato e  le tante attività che si possono fare.Infatti le Organizzazioni di Volontariato si occupano di tanti temi come ad esempio l’ambiente, l’istruzione, l’alimentazione , etc. ed è quindi possibile intervenire con progetti e attività diverse tra loro.Comunque anche grazie a questa esperienza ho potuto fare un confronto con Mani Tese e così se un giorno dovessi fondare qualcosa legato al volontariato sarei più orientata alla forma di Organizzazione di Volontariato.Se avessi una mia organizzazione di volontariato, mi piacerebbe lavorare su diversi fronti perché penso che forse è più facile trovare donazioni, aiuti e volontari se puoi offrire più progetti e diversi tra loro per argomento.Sono tanti i soggetti bisognosi di aiuto, gli anziani, i malati, le famiglie bisognose di aiuti di ogni genere, i diversamente abili, l’ambiente, l’istruzione, etc che non saprei sceglierne uno tra loro.
Concludo citando una frase di Madre Teresa :
Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano.

 

Percorsi di volontariato: Luca vuole diffondere i valori dello sport

Luca D., uno dei 500 Generatori di buone pratiche, vorrebbe creare un’Associazione Sportiva Dilettantistica per diffondere i valori positivi dello sport. 

Cedo che il volontariato oggi più di ieri sia un’attività di elevata importanza che chiunque può decidere di svolgere, e di particolare importanza è inoltre la diffusione di una cultura di volontariato tra le nuove generazione affinché accresca in loro un maggiore senso civico. Il volontariato inoltre può aiutarci a diventare cittadini più responsabili, uniti insieme per la ricerca di un bene comune.
Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato mi piacerebbe fondare un Associazione Sportiva Dilettantistica(A.S.D),in quanto lo sport possiede dei valori importanti, come la solidarietà di squadra, il valore della vittoria, il valore della sconfitta e il valore del sacrificio. Lo sport ha anche la capacità di renderci più ambiziosi, e ci stimola ad arrivare fino in fondo alle cose, e ad impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi; tutti valori che sono molto importanti anche in altri ambiti della vita.
Ovviamente per costituire e gestire un’associazione di volontariato mi piacerebbe unirmi a chiunque condivida tali valori e ne riconosca l’importanza. Tale associazione sarebbe rivolta principalmente ai ragazzi e ai bambini, soprattutto a coloro che  non ne avrebbero la possibilità. Mi piacerebbe coinvolgere in questa associazioni più ragazzi possibili, soprattutto i ragazzi provenienti da zone difficili affinché di dargli nuovi stimoli, e di far si che si allontanino da uno stile di vita malsano.
I ragazzi si appassionerebbero allo sport più adatto a loro e quello verso quale nutrono maggiore interesse, cosi facendo, crescendo mentalmente e sportivamente, lo sport potrebbe diventare in futuro  per loro anche un occasione lavorativa.
Mi piacerebbe poi con i ragazzi dell’associazione iniziare anche un percorso per la riqualifica della propria zona, così facendo, l’associazione riscuoterebbe maggiore successo, un numero maggiore di ragazzi si unirebbe per un bene comune e, un quartiere inizialmente  considerato degradato diventerebbe per tutti, anziani e giovani, più vivibile. Mi piacerebbe inoltre aiutare le famiglie più bisognose della zona dando ad esempio un aiuto alimentare, tutto ciò avverrebbe sempre con l’aiuto di più giovani possibili.
Ovviamente tale Associazione non avrebbe nessuno scopo di lucro, ma solo quello di aiutare più giovani possibile affinchè in futuro vi sia una società con  maggiore senso civico e che rispetti le regole per mantenere il decoro di una zona.
Credo che tale attività di volontariato sia inoltre estendere su tutto il territorio nazionale, sia da seguire come esempio e che si debba far capire a più  giovani possibili l’importanza del volontariato e come grazie  all’altruismo, alla voglia di mettersi in gioco e alla forza di volontà ci si possa sentire partecipi di un progetto che può aiutare a migliorare il mondo in cui viviamo con piccoli gesti

Percorsi di volontariato: Andrea vuole aiutare le persone acquistando beni di prima necessità

Aiutare le persone in difficoltà acquistando beni di prima necessità: questo è quello che sogna di fare Andrea Pio S., uno dei 500 ragazzi che hanno portato a termine il Progetto Generatori. 

Il volontariato è un attività importante e lo è il farla conoscere e diffondere nella nostra società, soprattutto fra le persone della nostra età, per più motivi:
-Fare volontariato è un atto di generosità che fa del bene a chi lo riceve ed è gratificante per chi lo compie, soprattutto per la consapevolezza che i propri gesti aiutano altre persone, aumentando la serenità e la sicurezza in se stessi delle persone che lo fanno;
-Il volontariato è un esperienza per uscire dal proprio modo di vivere e vedere quello che succede intorno, aumentando la consapevolezza di se stessi e del mondo che ci circonda;
-Il volontariato permette anche di fare un esperienza a livello lavorativo e quindi di aprire nuovi orizzonti a chi lo pratica, sia per una maggiore acquisizione di esperienza personale, sia per una maggiore acquisizione di conoscenze, che ti danno una spinta in più per il futuro lavorativo.
-Il volontariato può trasmettere importanti valori morali (fatto che rientra nell’esperienza personale) tra cui il senso di appartenenza alla propria società e al luogo in cui si sta. Il volontariato quindi è un modo per migliorare la propria società attraverso i piccoli e singoli gesti di chi partecipa a queste attività.
Se io dovessi intraprendere una campagna di volontariato fonderei una ODV (organizzazione di volontariato) perché questo genere di organizzazione è quella che si adatta meglio all’idea della funzione di questa ODV. Le persone che vorrei con me per svolgere questa attività sono amici e famigliari ma possono anche essere conoscenti, la cosa veramente importante è che siano persone serie, concrete e in gamba, con dei sani principi e inoltre che abbiano la volontà di lavorare in modo unito e coeso, nella stessa direzione e portandosi rispetto reciproco.
Lo scopo principale di questa associazione dovrà essere quello di aiutare le persone in difficoltà a livello economico nell’acquisto di beni di prima necessità. Più specificatamente i destinatari di questi beni dovranno essere persone provenienti dallo stesso comune al quale appartiene l’associazione e dovrà essere gente onesta in reale difficoltà.
L’attività di volontariato dovrà essere svolta in modo prevalente dalle persone appartenenti a questa associazione per una questione di valore delle persone che vi sono dentro. L’associazione deve rispecchiare le persone che ci sono dentro e viceversa.
In conclusione il mondo del volontariato offre grandi possibilità e la la sua diffusione nelle vite delle persone (soprattutto i giovani) può essere molto importanti per i singoli e per la società tutta.

Percorsi di volontariato: Francesco vuole ripulire i mari dalla plastica

Francesco T., uno dei 500 ragazzi che hanno partecipato al Progetto Generatori, ama la natura e vorrebbe ripulire i mari e gli oceani per salvare le creature marine. 

Io ritengo che il volontariato sia una cosa molto bella e importante, poiché le persone che lo praticano, danno qualcosa senza però ricevere nulla materialmente, ma spiritualmente ricevono gioia e consapevolezza di aver fatto del bene , che non si possono comprare. Tante persone hanno bisogno di aiuto, molte meno sono disposte ad aiutarle senza nulla in cambio e per questo io rispetto e apprezzo molto queste persone per ciò che fanno. Io seguo particolarmente le campagne di volontariato che si occupano di ripulire i mari e i grandi oceani, perché amo il mare e questa situazione mi sta molto a cuore.Tante creature marine muoiono tutti i giorni per soffocamento a causa delle buste di plastica scaricate in mare, soprattutto le tartarughe marine che ho potuto ammirare da vicino in Madagascar. L’unica contromisura utilizzata per ripulire i mari sono le campagne di volontariato quindi purtroppo le persone che si dedicano a queste attività sono troppe poche rispetto anche agli incivili che inquinano regolarmente. A tal proposito mi piacerebbe ci fossero dei finanziamenti statali per far lavorare tante persone, pure disoccupate in questo periodo, per ripulire i mari visto che ancora oggi non riusciamo a diminuire o evitare del tutto l’utilizzo della plastica. Il nostro mar Mediterraneo è un mare chiuso e quindi l’inquinamento presente non essendo eliminato si accumula nel tempo. Un altro tipo di volontariato è l’aiuto di tanti bambini e persone in generale che vivono in condizioni disastrose e disumane senza cibo, con carenze d’acqua, pochissima igiene e istruzione , cose che noi diamo per scontate. Molte associazioni di volontariato lavorano in Africa, il continente più povero della terra. L’associazione dei medici senza frontiere garantisce in molte parti di questo territorio cure mediche primarie a bambini e adulti, che ancora oggi combattono con malattie che da noi sono praticamente grazie all’uso diffuso della vaccinazione( morbillo, rosolia, orecchioni…). Comunque il principale problema è la qualità e quantità di cibo che favorisce la malnutrizione con le problematiche di salute annesse. Tutto ciò mi fa rabbrividire , perché noi abbiamo tanto benessere e abbondanza che ci permettiamo di sprecare. Un altro tipo di volontariato che mi piacerebbe praticare sarebbe andare negli ospedali, dove ci sono i bambini malati oncologici, travestito da clown, per portare un sorriso, un alleggerimento per le loro giornate monotone e pesanti. Un sorriso, un momento di distrazione, aiuta a superare meglio, con buon umore le giornate difficili. Il volontariato secondo me aiuta ad essere felici e a star bene con se stessi. Il tempo che si dedica agli altri non è mai tempo sprecato, una parola, un aiuto nel momento giusto, può essere fondamentale. Purtroppo il volontariato viene ancora poco utilizzato e questo mi provoca un grosso dispiacere.