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Percorsi di volontariato: l’esperienza di Arianna con la Croce Rossa Italiana

Arianna U., una dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, racconta del volontariato presso la Croce Rossa Italiana e il modo in cui questa esperienza l’ha cambiata profondamente. 

Con “volontario” intendiamo un’azione scelta con consapevolezza e realizzata spontaneamente per generosità. Colui che compie quest’azione é considerato di animo buono poiché accetta di fare qualcosa senza nulla in cambio ma solo per proprio volere. Il termine “volontariato”, piuttosto, indica colui che presta temporaneamente aiuto in forma gratuita o semigratuita ad un’istituzione pubblica o privata con l’intenzione di aiutare, fare esperienza o assumere un titolo. Spesso è organizzato secondo delle associazioni alla quale si presta servizio e si dona denaro. Io personalmente ho fatto volontariato in Croce Rossa Italiana, una tra le più grandi associazioni di volontariato, che mette a disposizione i posti anche per i minorenni poiché durante le attività si è sempre affiancati da coloro che svolgono il lavoro da diversi anni. L’opera del volontariato in Croce Rossa non si svolge solo in ambulanza bensì si svolgono altre cose come la raccolta alimentare. Quest’attività si svolge posizionandosi fuori ai supermercati per permettere alla gente di donare i principali alimenti utilizzati dalle famiglie in maniera semplicissima. Un diversificato compito di quest’associazione consiste nell’impacchettare alimenti che verranno posizionati a disposizione delle famiglie segnate su un elencazione che indica le persone bisognose. Questa cosa si effettua anche sotto il periodo natalizio per i bambini che non possono ricevere giocattoli e prima di Pasqua per donare le uova di cioccolata con l’intento di strappare un sorriso. Un differente tipo di volontariato sono le Clownerie ovvero, recarsi negli ospedali pediatrici vestiti da Clown con lo scopo di far divertire i bambino. In questo caso si portano anche palloncini e/o tempere per permettere alle creature di trascorrere più adeguatamente il momento. Il volontariato di codesta grandissima organizzazione non viene effettuato solo tra le famiglie e gli ospedali ma anche nelle case famiglie per risollevare i bambini orfani e/o con diversi problemi. Infine si effettua il volontariato anche nelle scuole dove si trovano i ragazzi che non conoscono le malattie trasmissibili attraverso il sesso o dei pericoli stradali; così ci si reca nelle classi a sensibilizzare tutti i ragazzi parlando del sesso sicuro, della guida in stato di ebbrezza.
Personalmente mi sono resa conto quanto il volontariato ti accresca come persona poiché ti permette di maturare in quanto vedi delle realtà le quali prima non si conoscevano. Inoltre hai la possibilità di metterti a stretto confronto con persone diverse da te capendo sempre di più quanto sia emozionante aiutare il prossimo in quanto ti accorgi delle sue debolezze e tu, traboccante di forza, capisci quanto sia importante mettersi in gioco senza ricompense materiali, bensì, in cambio di sorrisi o pianti gioiosi. A distanza di tempo si “diventa“ subordinati al volontariato in quanto ti senti sempre meglio a compiere del bene.

Percorsi di volontariato: Alessio e la sua idea di O.D.V.

Alessio H., uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche, racconta la sua idea di Organizzazione di Volontariato.

Le attività di volontariato sono gesti non retribuiti e spontanei, intrapresi per motivi anche personali e riservati, e comprendono atti di solidarietà, giustizia collettiva, altruismo. Sono rivolte a persone che si trovano in difficoltà, ma possono riguardare anche la protezione della natura, degli animali e la conservazione del patrimonio artistico e culturale. Il volontariato nasce dai liberi propositi dei cittadini di fronte a problematiche non risolte dallo Stato, e può essere prestato in modo individuale ed episodico, oppure all’interno di organizzazioni vere e proprie.
Nel nostro Paese milioni di persone offrono il loro tempo e le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, e lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Se io ,oggi, dovessi intraprendere una campagna di volontariato, mi piacerebbe fondare una O. D. V. (Organizzazioni di Volontariato).
Sarebbe bello aiutare altre persone in difficoltà che non possono permettersi un posto dove stare, un pasto da poter mangiare, dei vestiti che non possono mettere; dando loro un sostegno economico, un pasto caldo e un posto dove poter stare. Mi piacerebbe intraprendere unirmi per costruire e gestire un’associazione di volontariato insieme ai miei amici.
In questa associazione siamo tutti uguali sia volontari che bisognosi, questi sono gli ideali che saranno presenti in una mia associazione. Le attività sarebbero svolte in modo prevalente attraverso l’operato volontario dei miei associati. Per promuovere le mia associazione creerei un sito in modo tale da far conoscere la mia idea di volontariato; chiunque potrebbe vedere il modo in cui lavoriamo, non ci sarebbe nulla da nascondere e qualunque offerta libera sarebbe sempre ben accetta, sempre per l’associazione.
Molta gente, in particolare i giovani, aderisce a varie organizzazioni volontarie, a seconda della sua determinata sensibilità verso un settore, che può essere la tutela dell’ambiente, degli animali, del patrimonio artistico, o l’ausilio a persone bisognose. Oltre alle associazioni più o meno ufficializzate, le attività di volontariato vengono effettuale anche in forma privata e personale: per esempio numerose sono le feste di beneficenza, destinate a raccogliere fondi per una causa specifica. Inoltre rientrano nel volontariato anche programmi televisivi destinati a raccolte benefiche e siti internet che sensibilizzano e informano la popolazione sui vari problemi che colpiscono l’umanità, ma anche l’ambiente e gli animali.

Percorsi di volontariato: le esperienze di 7 giovani Generatori

7 giovani, dopo aver completato il percorso del Progetto Generatori, raccontano cosa hanno imparato da questa esperienza e dalla FAD finale.

 

Rosa C.: Questa esperienza formativa mi è servita sotto diversi ambiti, collaborare con altre persone mi ha aiutato ad aprirmi e provare la sensazione di aiutare gli altre tramite il volontariato mi ha fatto capire che nella vita non conta il denaro. Grazie a questa esperienza ho preso coscienza di tutte le problematiche presenti in questa città, negli individui e anche negli animali che vengono molestati, ho anche raggiunto un livello di formazione ottimale e una crescita a livello mentale, sarò pronta per altri tipi di volontariato.

Nicole P.: Personalmente penso che il servizio civile universale sia un’esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team.
Mi piacerebbe molto partecipare ad uno dei progetti proposti dal servizio civile nel prossimo anno, contribuendo così a migliorare la società con cui vivo.

Ivan C.: un’esperienza che mi colpito tantissimo è stato quando sono andato alla Caritas con il mio professore. abbiamo giocato a carte con gli ospiti del centro aiutato gli operatori nella mensa e nella distribuzione del cibo. insieme ai volontari abbiamo visto le difficoltà che tante persone affrontano durante il giorno. venivano distribuiti vestiti e cibo. è stata una bellissima esperienza sopratutto saper di aver aiutato tante persone in difficoltà e dare a loro un supporto.

Giovanni D. L.: Essendo ancora studente e giocando a calcio, non ho molto tempo da dedicare al volontariato, perché tra lo studio e gli allenamenti mi passano le giornate. Io penso che il volontariato sia una cosa molto utile sia a livello di crescita personale, e sia per la conoscenza di nuove persone e strumenti di lavoro. Ma soprattutto bisogna aiutare chi è in difficoltà.
Io come cittadino attivo attualmente l’ unica cosa che posso fare è condividere notizie, andare a votare, e cercare di fare capire agli amici il significato del volontariato, perché un grazie detto con il cuore vale molto di più del denaro.

Gabriele I.: Questa ultima generazione si basa prevalentemente sull’informatica e di conseguenza le persone anziane hanno bisogno di un aiuto essendo una generazione appunto nuova.
Grazie alla Onlus “Arcobaleno” questo aiuto è possibile.
Il volontariato è un’attività di aiuto e di sostegno messa in atto da soggetti privati, generalmente in modo gratuito, per varie ragioni che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo, filantropia o di qualsiasi altra natura.
Il volontariato aiuta innanzitutto a conoscere altre persone che, come noi, amano aiutare il prossimo. È dunque un modo per ampliare le proprie conoscenze e sentirsi parte di un gruppo.
L’associazione Onlus “Arcobaleno” aiuta le persone anziane nell’informatica insegnando i concetti base dell’informatica nello specifico l’installazione di software, pagamento di bollette, evitare eventuali virus…
L’assistenza viene svolta in modo domiciliare o nel luogo di lavoro attraverso dei ragazzi giovani e intraprendenti.
Tutto questo avviene grazie a tutto l’impegno che ci mette l’associazione con amore e passione.

Jonia V. S.: Il volontariato, penso, che se si ha la possibilità, sii un dovere di ognuno noi e un gesto di altruismo o amore che dovrebbe provenire dal nostro cuore, poiché ti insegna a vedere il mondo in un’altra prospettiva. Una prospettiva diversa, piena di difficoltà e di sacrifici.
Fino ad ora ho svolto solamente una giornata di volontariato, alla Caritas, e con questa esperienza ho capito, ancor di più, come sii importante il cibo nella vita delle persone e le amicizie. Vi erano tante persone provenienti da diverse zone di Roma, senza tetto, a cui la felicità di avere del cibo sotto i denti si leggeva nel viso; altre che salutavano dei vecchi amici come se fossero dei fratelli stati separati; altri invece sembravano tristi, arrabbiati contro la loro “ingiusta vita”, e questo mi ha colpito molto perché nessuno di noi dovrebbe vivere una vita piena di sofferenza, e rabbia.
Durante questa esperienza realizzai come io fossi fortunata ad avere un tetto sotto cui vivere, del cibo da mangiare ogni giorno e una famiglia sempre vicino. A fine giornata capìì anche come fosse stato bello per me vedere e rendere felici queste persone mentre servivo i piatti o semplicemente versavo loro dell’acqua nei bicchieri con i miei compagni.
Un volontariato che mi piacerebbe fare in futuro è quello legato ai bambini orfani senza tetto, non solo perché mi piacciono i bambini, ma soprattutto perché non penso sii giusto per loro passare un’infanzia difficile, e, soprattutto, dargli la possibilità di avere un futuro migliore pieno di speranza mostrandogli anche che ci sono molte persone pronte ad aiutarli. 

Omar M.: Personalmente non ho avuto molte esperienze nell’ambito del volontariato, ma quelle che ho avuto le ho vissute relativamente bene. Partendo dall’ambito scolastico, abbiamo fatto diverse attività, come ad esempio la caritas, è stata un’attività molto interessante e divertente, e allo stesso tempo ti mette in condizioni di capire anche lo stato di chi sta peggio. Le condizioni non sono delle migliori e purtroppo chi ha più bisogno finisce di accontentarsi di qualsiasi cosa gli viene offerta. L’attività consisteva nel preparare tutta la sala per il pranzo, all’arrivo poi registrare l’entrata singolarmente di ogni persona e poi accompagnarli direttamente alla sala, facevamo a turni e ci alternavamo invece con chi stava in sala a distribuire acqua, parmigiano e peperoncino. La prima volta c’era molta tensione nell’aria, mi sentivo quasi come diverso, non sapevo come affrontare un discorso o nemmeno cosa potessi dire, poi col passare del tempo ho capito che era molto più semplice di quel che mi aspettavo. La gente li era molto legata e molti di loro si conoscevano. A fine servizio ovviamente abbiamo ripulito e lavato tutto in gruppo. Personalmente le attività di volontariato le ritengo importanti perchè ti fanno davvero capire che in questa società serve ben poco per stare bene, e soprattutto non vanno ad escludere nessuno.
Personalmente mi ritengo un buon cittadino attivo nella società poiché quando ho la possibilità di aiutare o fare del mio sono sempre presente.
In un futuro ovviamente penso di continuare questo percorso perché lo ritengo molto importante e soprattutto riesce a far crescere mentalmente una persona, aiutando chi ne ha più bisogno in qualsiasi modo, proprio perché in questa società se non ci aiutiamo tra di noi non ci aiuta nessuno.

Percorsi di volontariato: grazie alla FAD Tommaso ha capito l’importanza di aiutare gli altri

Grazie alla FAD di Generatori, Tommaso L. ha capito l’importanza del volontariato e come basta anche pochissimo per aiutare le persone, soprattutto in un momento di difficoltà come quello che abbiamo vissuto durante l’emergenza sanitaria e che molti stanno continuando a vivere.

 

Attraverso il corso di formazione ho scoperto cose che non avrei mai immaginato. Noi giovani, quando all’interno di una conversazione appare l’argomento “volontariato”, cambiamo argomento e forse lo facciamo per ignoranza o scarso interesse. È vero che a scuola non si discute mai di questo argomento e penso che sarebbe giusto, anzi necessario che venga implementato lo studio di questo settore nel percorso di ogni ragazzo. Giustifichiamo la nostra indifferenza dicendo “sono molto impegnato, vabbé tanto c’è sicuramente qualcuno che lo fa al posto mio”…questo è sbagliato.
Grazie a questo corso online so cosa vuol dire essere nel settore del volontariato, ed ho visto le prove di quanto questo compartimento sia in crescita e di quanto esso abbia bisogno di braccia in più. Le possibilità di dare una mano spaziano dal miglioramento del contesto sportivo, all’assistenza nelle case di riposo o negli ospedali, dal recupero e dalla riabilitazione di animali abbandonati, alla valorizzazione del patrimonio culturale della propria città. Per aiutare qualcuno, per fargli tornare il sorriso, basterebbe fare un giro negli ospedali, chiacchierare con qualche malato, farsi raccontare la propria giornata. Ho riscontrato l’esistenza di un percorso di volontariato nel quale non necessità uscire di casa perché consiste nel CHIAMARE una persona e tenerle compagnia. Se ognuno di noi dedicasse 10 minuti in meno ai social network, e 10 minuti in più alle persone, il mondo sarebbe un posto migliore. Molti genitori hanno perso i propri figli, alcuni figli hanno perso i propri genitori, uomini e donne hanno perso amici e familiari e come se non bastasse numerosi lavoratori ora sono disoccupati. Adesso dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà, di avere una coscienza e di non voler solamente sopravvivere.
Durante la quarantena ho pensato “in che modo potremmo aiutarci l’un l’altro senza uscire di casa, rispettando le norme sanitarie?”
I market e le banche si sono organizzati e ora utilizzano termometri, mascherine, guanti e possono lavorare, allora stavo pensando: perché non utilizzare quelle aree ormai inutilizzate come banalmente i parcheggi dei cinema, ormai chiusi, o dei luna-park per creare dei piccoli magazzini che verrebbero riempiti dai volontari?  Questo lo possono fare anche i ragazzi, ciò che devono fare è girare per le città della propria regione, e chiedere a tutti di aiutare. Un solo pacco di pasta, o un solo pacco di biscotti aiuterebbe. Grazie all’impegno di poche persone si potrebbero distribuire beni di prima necessità a coloro che non possono permetterseli o che non hanno la possibilità di uscire di casa. Per concludere voglio consigliare a tutti di documentarsi a tal proposito, questo corso formativo mi ha aperto gli occhi e mi ha stimolato, ora più di prima, sono disponibile a prendere parte a questo grande progetto.

Percorsi di volontariato: per Valerio tutti insieme si può salvaguardare la natura

Valerio D.C., uno dei 500 generatori di buone pratiche che hanno affrontato la FAD finale, pensa di coinvolgere i suoi amici, i ragazzi diversamente abili e quelli con problematiche, in attività di volontariato legate al problema dell’inquinamento. 

 

L’associazione che io e i miei amici vorremmo fondare è basata su attività di volontariato che puntino alla diffusione del problema dell’inquinamento e al coinvolgimento del maggior numero di persone per rendere un semplice gesto. Ci piacerebbe lavorare in gruppo con ragazzi portatori di handicap, aiutandoli a sviluppare un maggiore senso di cooperazione e socializzazione, con attività all’aperto, portandoli a sviluppare un proprio senso civico e aiutandoli della realizzazione della loro autonomia e della loro capacità di interagire con gli altri e con il mondo esterno. Inoltre, ci piacerebbe coinvolgere ragazzi destinati al riformatorio che magari in assenza di una guida, di chi doveva prendersene cura e appartenenti a quartieri socialmente disagiati hanno commesso errori. Quindi, perché non coinvolgerli in un’attività che non solo aiuterebbe il nostro paese ma li incoraggerebbe ad aprirsi al mondo e alla società attraverso le interazioni sociali che spesso si vengono a costruire all’interno di queste associazioni, li aiuterebbe a trovare forse una strada da percorrere nel loro futuro. Inoltre, accettiamo chiunque voglia partecipare attivamente al progetto senza, ovviamente scopo di lucro, ma guidato solamente dalla volontà di sviluppare maggiori competenze. I nostri obiettivi puntano alla salvaguardia della natura e i suoi abitanti, compresi noi. Ci piacerebbe partire dalla pulizia degli ambienti sporchi come strade, parchi cittadini e neurali o spiagge che risentono anche al livello economico del loro abbandono. Con la pulizia dei luoghi balneari ci piacerebbe migliorare loro qualità e incentivare il turismo favorendo le attività balneari del luogo. Inoltre, puntiamo anche alla prevenzione della formazione di nuovi materiali di scarto non giustamente riciclasti attraverso la sensibilizzazione mediatica e social delle persone a fare la raccolta differenziata, proponendo magari modi più semplici e gestibili di raccolta e smaltimento rifiuti, soprattutto nelle grandi città come Roma. Per quanto riguarda i rifiuti potremmo attuare dei corsi, indirizzati a tutte le fasce di età per l’ottimizzazione della gestione dei materiali di scarto con attività interattive e all’aperto, incentivando le persone e soprattutto le famiglie a partecipare con l’organizzazione di feste “ecosostenibili” come ad esempio buffet gratuiti all’interno dei parchi nazionali per tutti coloro che passeranno la giornata a ripulire queste zone dei rifiuti lasciati dai nostri predecessori o attività adatte magari alle fasce meno giovani come i nonni che potrebbero ampliare le loro conoscenze del fai-da-te e collaborare con i propri nipoti o con i bambini dell’associazione nella creazione di oggetti utili e fantasiosi completamente costituiti da oggetti di scarto che magari sono di difficile smaltimento. Ci piacerebbe, inoltre, aumentare la conoscenza della nostra attività e il consenso pubblico attraverso attività pubbliche e interattive che coinvolgano in maniera attiva la società e non attraverso conferenze o lezioni che spesso annoiano o non interessano. 

Percorsi di volontariato: le iniziative di Lorenzo nascono dalle sue passioni

Le idee di associazioni di volontariato di Lorenzo N., uno dei 500 giovani che hanno deciso di impegnarsi fino in fondo nel Progetto Generatori, nascono dalle sue più grandi passioni: il calcio e le materie scientifiche. 

Sono Lorenzo N. e pratico il liceo scientifico a Roma. Nella mia vita non ho mai avuto a che fare con il volontariato e, solo ora ho capito cosa significasse. Soprattutto in questo periodo, nella quale molte persone sono in difficoltà, il volontariato serve molto. Molte persone, tramite il volontariato, stanno aiutando molto il popolo italiano e soprattutto le persone bisognose, alcuni con ingenti donazioni, che anche io stesso ho fatto, e altri con piccoli aiuti come: portare la spesa agli anziani, portare i beni di prima necessità ai bisognosi oppure consegnare mascherine gratuitamente. Molte persone che praticano volontariato, per me si immedesimano molto nelle persone bisognose che si trovano davanti. Infatti praticano il volontariato perché capiscono le difficoltà delle persone bisognose. Se dovessi creare un’associazione di volontariato non saprei da dove partire. Sicuramente partirei dalle mie passioni principali, ovvero il calcio. Inizierei prima di tutto a cercare allenatori che non vogliono soldi, ma fanno queste per aiutare le persone bisognose, infatti creerei una società sportiva nella quale i giovani possano trovare felicità e, inoltre possono ricevere una buona educazione sportiva, stando insieme. Tutto ciò però lo farei senza incontri sportivi, per far sì che non diventi una società agonistica dove i ragazzi potrebbero intraprendere vie buie, nel senso di non rispettare più la regola della solidarietà che predomina nella mia “società sportiva”. Ritornando al fatto degli allenatori senza pagamento, penso sia giusto perché devono aiutare sempre le persone più bisognose, ma con cuore e non per avere dei soldi in cambio, bensì la felicità di aver aiutato qualcuno.
Un’altra idea per cui potrei aprire un’associazione, è il fatto che a me piace molto la fisica e la chimica, perciò potrei aprire una struttura donando alle persone bisognose tutto ciò di cui hanno bisogno, a partire dal materiale scolastico, come matite, penne, e libri. Poi assumerei dei professori, che anch’essi non pagherei per sollecitudine ai bisognosi in quanto stai facendo una buona azione, ricevendo amore e allegria. Inoltre, proporrei dei laboratori di fisica e chimica per far vedere a tutti i ragazzi lo splendore degli esperimenti a partire dal più banale al più complesso e poi facendoli ripetere ai medesimi, e per ognuno sarà dato un premio, ma al più bravo sarà dato un premio un po’ più grande, ovviamente non per fare discriminazioni, ma per apprezzare l’impegno, ad esempio una cena ad un ristorante oppure un buono in qualche cartolibreria e così via. Pensare di aprire un’associazione di volontariato mi fa pensare a ricevere amore e allegria e, soprattutto dare aiuto a persone bisognose, e pensare che, con le mie forze, posso aiutare veramente una persona, penso sia una cosa magnifica.

Percorsi di volontariato: Gabriele e lo sport per tutti

Gabriele G. è uno dei 500 giovani Generatori di buone pratiche che hanno portato a termine il progetto seguendo la FAD. La sua idea è creare un’associazione sportiva per garantire lo sport anche ai meno fortunati e a chi non può permetterselo. 

Partiamo dal fatto che la pratica del volontariato per me è indispensabile e fantastica sotto l’aspetto sociale/altruistico. Ho provato sulla mia pelle l’esperienza di volontariato nella Caritas di Colle Oppio, durante questa giornata ho scoperto la sofferenza presente nei loro occhi, però ho anche notato la forza di volontà che li spingeva a non arrendersi mai e rialzarsi ogni volta che la vita li buttava giù. Detto questo, vorrei iniziare presentandomi e mostrandovi la mia idea di associazione.
Mi chiamo Gabriele Graziano e sono un grande amante della palestra e dello sport in generale, per questo motivo mi ritengo molto fortunato a poter praticare la disciplina che amo poiché: sono nato in una famiglia che se lo può permettere anche se con qualche sforzo e soprattutto sono nato senza complicazioni al livello di corporatura e salute. Per questo una cosa alla quale ho sempre ambito è quella di cercare di creare un’associazione sportiva per le persone meno fortunate di me, che non possono permettersi neanche un abbonamento mensile per una palestra, o che vivano in uno stato di salute con gravi complicazioni, anche perché le persone con questi problemi, sono quelle con più determinazione e costanza, per questo credo certamente che creando questa associazione si potrebbe dare molta speranza e molta determinazione a tutti quelli che non credono nel loro potenziale e perdono facilmente di autostima. Poi, vorrei insegnare anche la disciplina e il buon comportamento, perché secondo me questi due comportamenti sono alla base della società odierna, sono molto legato a questi due aspetti anche perché odio le persone maleducate, scortesi o quelli che se la prendono con le persone più deboli di loro, solo perché, sanno di poter facilmente avere la meglio essendo più forti, anche se in realtà la vera forza non è nel singolo ma nell’insieme. Ma soprattutto, vorrei creare un’associazione insieme ai miei amici che portano sulle spalle la mia stessa passione per la palestra. Da questa associazione vorrei che uscissero fuori anche degli atleti di alto livello, che possano gareggiare anche in qualche gara di bodybuilding importante come Mister Olympia la più grande gara di bodybuilding esistente, comunque vorrei programmare delle gare con più associazioni del mio tipo. Essendo un’associazione che non ricava nulla dai propri partecipanti, per tirare avanti stavo pensando di farci sponsorizzare da qualche multinazionale che si occupa di attrezzature, prodotti per la palestra, così da ricavare o ricevere anche qualche supporto economico esterno. Questa era la mia idea di associazione sportiva dilettantistica ai fini di aiutare il prossimo, spero che un giorno nella nostra civiltà, si instauri una vera e propria eguaglianza che comprenda tutti i cittadini, e che non esista più povertà e fame nel mondo.

Percorsi di volontariato: Alessio vuole aiutare gli altri insieme ai suoi amici e alla famiglia

Aiutare le vittime di guerra, violenze e disastri naturali: è quello che farebbe Alessio G., uno dei 500 ragazzi che hanno deciso di portare a termine il Progetto Generatori, se potesse aprire un’associazione di volontariato. E lo farebbe coinvolgendo i suoi migliori amici e la famiglia. 

Il volontariato è un’attività svolta da una o più persone, gratuita e senza fini di lucro, a favore di altre persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni. Generalmente chi fa volontariato, ha varie ragioni, che possono e dovrebbero essere: solidarietà, giustizia sociale, altruismo, filantropia. Nel nostro paese milioni di persone offrono il loro tempo, le loro energie per aiutare gli altri, assistendo persone povere e malate, anche a livello internazionale, lottando per la tutela dell’ambiente e degli animali.
Secondo me, il volontariato, è molto importante se diffuso tra i giovani, perché questo contribuisce allo sviluppo del senso civico e quindi far diventare i ragazzi dei cittadini responsabili e protagonisti del proprio futuro. Inoltre secondo me, negli ultimi anni, i giovani sono sensibilizzati al problema della solidarietà e del volontariato, questo grazie agli ultimi mezzi d’informazione che permettono il propagarsi di notizie velocemente e senza filtri.
Se potessi fondare un’associazione di volontariato, fonderei un O.d.V. (Organizzazione di volontariato) che si occupa di aiutare le persone vittime di guerre, violenze, disastri naturali fornendo assistenza sanitaria, generi di prima necessità e rifugi, soddisfacendo bisogni primari come il diritto al cibo, all’acqua, alla salute e all’educazione. Ho scelto questo tipo di organizzazione perché ritengo che codeste persone si siano ritrovate in una posizione molto scomoda senza che fosse colpa loro o delle loro decisioni, e che quindi, per esempio, si siano ritrovati con poca roba o niente per via di un terremoto o di una guerra.
Oggi il minimo delle persone in una associazione è sette e va mantenuto durante la vita associativa; mi piacerebbe unirmi e gestire l’associazione principalmente con i miei migliori amici, anche se non mi dispiacerebbe che mi aiutassero anche i componenti della mia famiglia. Ho scelto loro perché ritengo che, mentre si svolge volontariato, sia necessario un rapporto di amicizia o un legame con gli altri che lo stanno facendo per poterlo svolgere al meglio e con un sorriso (cosa più importante quando si aiutano persone in difficoltà, che sono generalmente tristi o infelici).
L’importanza del volontariato tra i giovani è fondamentale, quindi, a mio onesto parere, deve essere portato almeno una volta tra i banchi di scuola. Questo perché l’argomento stimola la riflessione e il dialogo, accrescendo l’empatia verso chi è più sfortunato di noi.
Inoltre, il volontariato è una grande realtà economica, denominata Terzo settore.
Dimostra che l’economia può essere finalizzata non soltanto al profitto, alla soddisfazione di falsi desideri, ma può diventare un mezzo per aiutare gli uomini a soddisfare i loro bisogni umani più autentici.

 

Percorsi di volontariato: Alessia è pronta a supportare i più colpiti dalla pandemia

L’associazione di volontariato che vuole creare Alessia D.G., uno dei 500 Generatori che hanno seguito la formazione a distanza, ha lo scopo di supportare, con varie azioni e iniziative, le persone che più di altre sono state colpite dalle conseguenza della pandemia.

Secondo me ad oggi c’è un’idea sbagliata riguardo al volontariato perché viene visto spesso dalla società come un modo per fare bella figura anziché come un modo reale per aiutare davvero. La piattaforma FAD “generatori” ha lo scopo di avvicinare i ragazzi più giovani all’attività del volontariato nel modo migliore trasmettendogli dei valori sani e corretti.
La mia idea di volontariato è quella di uscire dal guscio della mia famiglia e dei miei affetti che mi hanno protetto finora, per contribuire con la mia presenza ad avvicinarmi ai bisogni degli altri. Non mi illudo di poter risolvere tutti i problemi che sono tanti: economici, affettivi, psicologici, di emarginazione, di solitudine, di angoscia, di dolore, ecc… ma vorrei con la mia presenza ed attenzione alleggerire il loro peso e poter condividerne almeno una parte.
Il recente periodo vissuto e che stiamo tutt’ora vivendo in Italia e in tutto il resto del mondo ci ha messo di fronte ad un nuovo modo di vivere in famiglia e con le altre persone molto diverso da quello che conoscevamo per questo mi piacerebbe creare un’associazione di volontariato che aiuti le persone più colpite dalle conseguenze di questa pandemia in diversi modi, per esempio: portando la spesa alle persone che non possono più permettersi di farla o che non riescono ad acquistare tutto il necessario per arrivare a fine mese chiedendo a diversi supermercati di contribuire con i prodotti che non possono essere messi in vendita, offrendo un servizio di supporto psicologico oppure offrendo dei servizi di baby-sitting gratuiti finché non riapriranno gli asili per le famiglie dove non è possibile pagare una babysitter o stare con il proprio figlio per questioni lavorative.
Questo però mi piacerebbe non circoscriverlo solo a Roma ma mi piacerebbe creare delle istituzioni come questa in tutta Italia così che tutti i cittadini potranno usufruirne. La nascita di quest’organizzazione sarà possibile solo grazie all’impegno e alla serietà dei volontari che vorranno farne parte, sono convinta che la presenza attenta di persone preparate possa essere veramente di grande aiuto per tutte le persone che hanno realmente bisogno di azioni concrete per poter tornare alla vita di prima e magari riuscirla anche a migliorare. Mi piacerebbe anche che le persone che saranno aiutate dall’organizzazione entrassero a farne parte per far sì che diventino una testimonianza reale in modo che possano parlare per esperienza personale per sensibilizzare e avvicinare più persone al mondo del volontariato e particolarmente all’associazione, mi piacerebbe inoltre che aiutino a loro volta le persone che verranno dopo, così da creare un circolo vizioso dove prendi per poi dare senza guardare solo gli affari propri… che purtroppo accade troppo spesso nella società di oggi.

 

Percorsi di volontariato: pensieri, azioni e idee di 15 giovani Generatori

Pensieri, parole, azioni e idee di volontariato di alcuni teenager che hanno partecipato alla formazione di Generatori.

Marco M: Essendo ancora studente, sto cominciando solo ora a capire l’ importanza del volontariato, anche tramite alcune iniziative organizzate dalla scuola. Per me il volontariato è molto importante perché ti da modo di conoscere altre persone, di confrontarti con loro,così che  da formarti e imparare nuove cose. Come cittadino attivo con quel poco di tempo che ho a disposizione, per via dello studio e degli allenamenti, non mi permettono di partecipare più di tanto, ma nel mio piccolo cerco di fare capire a chi conosce l’ importanza di questo settore.

Anna A.: Questa percorso da me intrapreso in Opes  Formazione Generatori mi ha permesso di conoscere nuova gente, di potermi confrontare con loro in tutti gli ambiti da noi individuati e soprattutto  di far  maturare le idee e gli scopi finalizzati al progetto .  Un percorso perfetto per chi vuole dedicare una vita intera come Volontario per la società, formativo sotto l’aspetto lavorativo e conoscitivo per le pochi lezioni ascoltate che pur essendo al di fuori da un contesto simile, possano essere d’aiuto nella vita di tutti i giorni. Io e i  miei colleghi, ormai miei amici, siamo soddisfatti del lavoro svolto.

Simone I.: Il volontariato è importante perché completa un essere umano. Il volontariato non solo serve per aiutare gli altri, ma ci rende anche persone migliori. Ci aiuta a integrarci nella società, ci aiuta a confrontarci con gli altri. Se io dovessi dovessi scegliere di creare una campagna di volontariato fonderei un’associazione che distribuisca cibo alle famiglie delle zone più povere delle città, con problemi economici o di mobilità, ad esempio pensionati o persone con disabilità. Ho pensato a un’associazione che si trovi nel contesto individuato in modo da rispondere prontamente alle esigenze.Inizierei questo progetto con amici e mirerei a creare una rete di altre piccole associazioni cosÏ da aiutare altri quartieri. Le finalità sarebbero quelle di dare un servizio gratuito a chi non ha la possibilità, ad esempio portare la spesa a casa o anche dei pasti già pronti. I fruitori principali sarebbero famiglie in difficoltà, anziani e persone con disabilità.Il lavoro verrebbe svolto dai volontari, ma mirerebbe anche a coinvolgere aziende che, aiutando gli altri possono far conoscere se stesse. Gli stessi volontari avranno possibilità di nuove amicizie, di nuove opportunità e, sicuramente, di grande crescita. Per promuovere l’attività, oltre al passaparola, punterei anche sull’utilizzo di una maglietta che ci contraddistingua e ci renda unici, riconoscibili e faccia sentire tutti parte di un gruppo. In conclusione, credo che questa associazione potrebbe aiutare nell’integrazione, nella collaborazione, nel superamento di barriere fisiche e morali , ma soprattutto renderebbe migliore la vita di ognuno.

Simone O.: Il volontariato non è un semplice aiuto economico portato dalle varie associazioni a persone bisognose, è un azione che può e deve dare aiuto e dignità a queste persone  che poi potranno ricambiare ciò che in cambio hanno ricevuto, ovvero danno dignità anche a chi le ha soccorse e ciò rende i volontari ancora più attivi per creare del bene comune a chi ne ha più bisogno ed a incoraggiare altri, fuori da questo problema, a diventare loro stessi dei volontari. Se dovessi fondare un associazione per il volontariato, mi piacerebbe crearla riguardo il volontariato ambientale, oppure una caritas. Farei una di queste scelte perché il volontariato aiuta indirettamente chiunque e anche la natura e gli animali, ciò renderebbe più bella la vita e renderebbe la gente più produttiva, mentre la caritas aiuta direttamente la gente più bisognosa, dando loro dignità, ricchezza ed emozioni che hanno perso oppure mai avuto nella loro vita, inoltre la caritas  crea dei veri rapporti umani tra volontari e soccorsi, ciò potrebbe anche riportare la dignità al soccorritore rendendolo più propenso a se stesso e agli altri a  svolgere questa attività. I miei fini in queste associazioni sarebbero semplici, aiutare chi deve essere aiutato in base alla scelta tra le due associazioni dette precedentemente, ma anche sensibilizzare facendosi notare in tutti gli ambienti sociali, in  modo da attrarre sempre più volontariati ed aumentare il bene comune in continuazione, diminuendo così la sofferenza di tutti che è, specialmente in questa emergenza, troppa.

Mattia G.: La nostra fondazione è fondata su tre principi fondamentali educazione, rispetto e amicizia. Il nostro obiettivo è far divertire le persone insieme con rispetto e educazione, creando così amicizie tramite la passione o semplicemente o la voglia di conoscere il gioco del calcio, lo sport più bello del mondo. Le persone che fanno parte di questo progetto sono amici di lunga data, sono persone gradevoli, accoglienti, rispettose, generose, premurose, in poche parole persone fantastiche. Le attività che vogliamo svolgere nella nostra associazione sono degli allenamenti settimanali, infine una partita, in modo tale che i ragazzi si sentano parte del progetto. Desideriamo che il progetto, essendo stato ideato da noi come opera di volontariato, sia totalmente gratuito per chi partecipa. Vorremmo creare una famiglia, i membri del progetto sono tutti appartenenti alla nostra infrastruttura, le attività si svolgeranno prevalentemente sui nostri campi da calcio. Gli stessi membri del volontariato utilizzano il passa parola e i volantini per far conoscere l’associazione, utilizziamo anche i social per trasmettere il nostro lavoro e quello dei ragazzi per farci conoscere. Abbiamo scelto di fondare questa associazione perché anche noi siamo stati ragazzi e ci siamo immedesimati in loro, nel nostro ambiente ci sarà serenità, educazione, rispetto e divertimento naturalmente. La nostra associazione è completamente no profit: senza alcun tipo di guadagno ma solamente per il puro divertimento e l’insegnamento ai ragazzi del gioco del calcio. Ci saranno vari tipi di allenamenti per ogni ruolo in campo, a seconda della preferenza del ragazzo. Ogni allenamento sarà specifico: più fisico o più tecnico, ma questo non costringe un ragazzo a non poter cambiare ruolo e provare altre posizioni. Avremo anche degli allenamenti di gruppo per rafforzare l’amicizia tra i ragazzi e creare un gruppo coeso e anche una seconda famiglia. Un singolo può vincere una partita, il gruppo i campionati, questo solo con l’impegno e il lavoro duro di tutti.

Marco B: Soprattutto in questo periodo molto difficile dove ci si può incontrare con le persone più care per noi esclusivamente in luoghi aperti si ha la necessità di migliorare le condizioni di questi posti in caso particolare esamineremo i parchi i quali sono sempre stati presenti da moltissimi anni in molti quartieri di ogni città di Italia. Molti parchi d’Italia sono trascurati, abbandonati o semplicemente non più moderni. Per questi motivi sono intenzionato a instituire un’organizzazione di volontariato per far sì che i parchi di tutta Italia mano a mano renderli puliti. L’organizzazione sarà costituita principalmente da solo volontari che sceglieranno se partecipare o meno alla campagna. La campagna principalmente si dividerà in diverse giornate: 3 giornate di raccolta fondi o strumenti utili per la bonifica dei parchi, 4 giornate per la sanificazione,  bonifica e alla implementazione di strumenti per allenarsi e giochi per bambini. Il tutto sarà svolto per garantire una miglior convivenza con il lato naturalistico della vita di tutti i cittadini del quartiere. Una volta raggiunto l’obiettivo il parco darà un valore aggiunto alla società, alla città ed ai cittadini considerando ogni fascia di età a partire dai bambini che potranno usare le varie giostre, i ragazzi che avranno attrezzi per allenare il proprio fisico e gli anziani che avranno un posto all’aria aperta per poter stare in compagnia.

Filippo P.: Usiamo il termine volontariato, per definire un aiuto, in questo caso verso persone bisognose, in modo totalmente gratuito e spontaneo. Il volontariato aiuta lo sviluppo e la salute mentale di chi lo compie, aiutando chi ne ha bisogno, sviluppiamo un senso civico, di appartenenza ,ed una serenità a livello mentale. Il volontariato è anche un modo per distaccarsi dalla vita quotidiana e accorgersi di come il mondo si sviluppa attorno a noi, nelle classi più disagiate in questo caso, dove si sviluppa anche un senso di appartenenza, trasmettendo valori morali, che possono cambiare la giornate di altre persone bisognose , con piccoli gesti. Il volontariato, non è solo aiutare persone in difficoltà, in quanto questo può formarti a livello lavorativo in quanto esperienze e conoscenze del settore. Una mia idea di volontariato parte da una ODV ambientalista, per la tutela di animali e zone a rischio, dove chiunque potrebbe venire a far parte di questa azienda, con donazioni al 5×1000, o con volontari direttamente sul campo, anche senza esperienza, ma con volontà, impegno e determinazione. Questa organizzazione non sarà sulla tutela di qualsiasi animale o qualsiasi area a rischio,a differenza di altre aziende di volontariato, le quali cercano di estinguere l’uccisione di qualsiasi animale, ma si occuperà principalmente di animali a rischio di estinzione, tutelandone la salute e il loro habitat naturale. Questo verrà svolto non solo su territorio nazionale, ma a livello globale, cercando di salvaguardare quante più specie a rischio, partendo da i panda in Cina, ad arrivare ai Koala in Australia, fino anche al mantenimento della barriera corallina e dei suoi abitanti. I volontari, i quali potranno accedere senza bisogno di specifiche richieste , si prenderanno cura degli animali, cercando di accudire quelli feriti e cercando di reintegrarli nel loro habitat naturale, o anche cercando solamente di salvaguardarlo in apposite zone controllate, con , ovviamente il divieto di caccia.

Francesco G.: Lo Stato non è in grado di soddisfare tutte le richieste che ogni giorno provengono dai cittadini in difficoltà; o per mancanza di fondi, o per problemi organizzativi o per carente comunicazione. Lo Stato per cercare di accontentare tutti i cittadini promuove una serie di iniziative di volontariato gestite da anziani, ragazzi, adulti che hanno il compito di accompagnare gli enti istituzionali nel loro operato a titolo gratuito. Io ho avuto una sola esperienza di volontariato con la mia parrocchia: cucinavamo e distribuivamo il cibo ai bisognosi che potevano consumarlo presso tavoli allestiti dalla Chiesa. Questa esperienza mi ha fatto capire molte cose, mi ha arricchito come persona, dandomi la capacità di sfaccettare il mondo da più punti di vista.  Molti dicono che non fanno volontariato perché non porta compensi materiali, ma io posso dire che, sicuramente, arricchisce il cuore e la mente, e tale ricchezza è inestimabile. Se dovessi intraprendere una campagna di volontariato sceglierei come associazione l’ASD (associazione sportiva dilettantistica) perché ritengo che lo sport sia un grande strumento per la crescita psico-fisica di ogni singolo individuo, insegna a interagire in un gruppo e fa apprendere le regole essenziali per la convivenza civile. Insegna che il sacrificio è sempre ripagato, regala emozioni indescrivibile e fa incontrare persone fantastiche. Lo sport è socializzazione, quindi con la mia associazione riuscirei ad arginare l’uso eccessivo dei videogiochi che tendono a far isolare i ragazzi ,che si rinchiudono in casa mentre la vera vita scorre fuori della loro camera. Farei quest’esperienza con i miei amici in moda da fare volontariato e in più stare con persone con cui mi diverto e sto bene. In conclusione fare volontariato è molto bello e spesso non viene riconosciuto quindi con queste ultime righe vorrei ringraziare tutti i volontari che aiutano il prossimo e cercano di rendere il mondo migliore.

Federico C.: Al giorno d’oggi l’informatica è diventata una cosa fondamentale per l’uomo, ogni anno si evolve e coloro che la utilizzano devono sapere come contenerla. Un volontario deve essere in grado di svolgere questa funzione e poterla condividere con il proprio gruppo e con le persone che non sanno intraprendere questo compito. Il volontariato è un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone che necessitano di assistenza (in questo caso informatica) in associazioni apposite per specifici beni. La Onlus “Arcobaleno” si fa carico di tutti i problemi che in questi anni hanno scoraggiato alcune fasce di età, la cosiddetta “terza età”, sostenendole e aiutandole a risolvere qualsiasi difficoltà di ogni genere. L’obiettivo di questa Onlus è quello di far apprendere in modo facile dei concetti che per loro potevano risultare complessi, insegnandogli le basi dell’informatica. Nei tempi passati (settanta anni fa) la gioventù trovava altra stimoli per occupare il tempo, oggigiorno invece i ragazzi hanno una vasta scelta di tecnologie per impegnare il proprio tempo. Il piacere e la passione per questa materia mi ha portato a condividerla e quindi aiutare coloro che non riescono a comprenderla.

Davide V.: Dall’esperienza che ho acquisito con questi corsi online ho capito che il volontariato è qualcosa di molto importante che innanzitutto  non aiuto gli altri, ma soprattutto noi stessi. Infatti ognuno di noi dovrebbe fare volontariato per prima cosa per stare bene con noi stessi. Da quel che ho capito il volontariato non è un qualcosa che da un momento all’altro decidi di fare, ma è qualcosa che decidi di fare dopo aver affrontato una determinata esperienza che sia qualcosa di triste o felice. Inoltre con questi corsi online ho capito quanto lavoro c’è dietro le organizzazioni di volontariato e come sono organizzate e vengono regolate, grazie a questo progetto ho compreso quanto sia importante e bello fare il volontariato ovvero aiutare le altre persone. Comunque l’organizzazione di volontariato che mi ha colpito di più è sicuramente quella di primo soccorso poiché ho capito che  coloro che vi partecipano si sono impegnati e sono molto motivati nel fare questa attività dove bisogna avere un bel coraggio.

Arianna C.: Durante il periodo delle scuole medie ho avuto una professoressa di musica molto attiva nell’ambito ecologico e per un po’ di tempo ha ricoperto anche l’incarico di consigliera comunale. Lei ci faceva partecipare sempre alle iniziative riguardanti la pulizia dell’ambiente, infatti io e la mia classe, abbiamo preso parte a molte di esse. Una in particolare è quella che si svolge nella giornata della Terra o Earth Day, una ricorrenza che si celebra ogni anno, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Questa manifestazione si svolgeva al Parco Falcone e Borsellino di Latina, durante la quale si riunivano molte classi di svariati istituti e si presentavo dei giochi, progetti, lavoretti, etc., tutti elaborati con del materiale riciclato. Poi verso la tarda mattinata si faceva un grande picnic a cui prendeva parte anche il sindaco di Latina, Coletta. L’ultimo anno in cui ho partecipato, io e un gruppo di altri ragazzi, durante la mattinata, ci siamo siamo recati in Prefettura per esporre un progetto svolto durante l’anno riguardante l’utilizzo delle borracce e degli erogatori nella scuola nostra scuola, ovvero l’Istituto comprensivo Giuseppe Giuliano. Oltre alla giornata della Terra, abbiamo partecipato anche a delle iniziative di Latina Ambiente per un progetto che si chiama “Puliamo il Mondo”, durante le quali ogni classe doveva pulire una zona della città, raccogliendo i mozziconi di sigaretta da terra o cartacce per poi buttarli negli appositi contenitori. Inoltre, dalle elementari sono sempre stata accanto e ho aiutato un ragazzo autistico durante l’orario scolastico, infatti per lui si era creato un rapporto di fiducia molto forte nei miei confronti e quindi passavamo molto tempo insieme, di conseguenza ho partecipato anche ad alcuni progetti sull’autismo insieme ai professori di sostegno.

Angelo H.: Il volontariato è importante e soprattutto si deve insegnare ai propri figli a fare un’esperienza simile, sia per aiutare le persone di cui hanno bisogno, e sia per una sensazione più profonda, perché fare volontariato fa bene soprattutto a te stesso perché ti senti bene dentro, e soprattutto ti fa crescere. Fare volontariato non vuol dire solo dar da mangiare alle persone bisognose perché le persone hanno bisogno pure di altro, prima di tutto ci vuole l’ascolto, devi ascoltare cosa vogliono perché sicuramente non serve solo il cibo potrebbero avere bisogno di medicine, di vestiti o altro. Quindi il volontariato non è solo dar da mangiare ma anche aiutare in altri modi pure ascoltare la persona che magari ha bisogno di parlare del suo passato può essere un modo per aiutare. Infatti il volontariato si divide in diverse categorie, e se io dovessi scegliere che associazione fondare sceglierei l’associazione sportiva. Mi è sempre piaciuto creare un centro estivo per aiutare le famiglie che lavorano e non sanno dove lasciare i figli durante il periodo estivo, e la nostra associazione e basata sul volontariato dei nostri partecipanti di 7 persone. Alessandro, Marco, Cristian, Matteo, Giovanni, Giulia e Simona ho scelto queste persone perché amano i bambini e cercano un’esperienza di volontariato per il futuro. I bambini di questo centro estivo vanno dalla fascia d’età tra i 6 e i 12 anni. L’associazione ha come attività calcetto, piscine, teatro, animazione, il programma inizia alle 8 di mattina con attività fisica e musica, poi si fa colazione e dopo si dividono i bambini per le attività che vogliono svolgere. Il costo per ogni bambino e di 20 euro a settimana con un massimo di 40 bambini, metà dei soldi vanno donati agli ospedali per aiutare altre persone, l’altra metà dei soldi va al centro estivo per le spese che gli servono per tenerlo aperto. Il centro estivo non è solo un posto per tenere i bambini ma anche per farli conoscere tra loro e fare nuove amicizie. È stata una bella esperienza perché siamo stati tutti soddisfatti del nostro lavoro soprattutto perché abbiamo aiutato molte famiglie.

Alessio V.: Penso che gesti e atti di beneficenza non costino nulla alla gente e allo sesso tempo possano essere d’aiuto per le persone più bisognose, perché un piccolo gesto per noi potrebbe voler dire tanto per altri. Ho pensato quindi a un gesto di beneficenza che porterebbe un ricavato da devolvere alle persone bisognose. Ora ve ne parlerò. L’idea è quella di recuperare oggetti come ad esempio utensili o giochi da vendere poi o sul web oppure ad un mercatino. L’idea per recuperare questi oggetti è quella di contattare amici, parenti e conoscenti per poi chiedergli se hanno qualcosa che non utilizzano da dare via. Ovviamente se si riescono a recuperare console o videogiochi oppure qualche vestito di marca ci si riesce a guadagnare di più, perciò opterei per andare a trovare prima degli amici che hanno avuto videogiochi o console varie. Una volta fatto ciò metterei gli oggetti recuperati su un sito di vendita online quale ad esempio Ebay, Shpock o Subito. Bisognerà quindi aspettare un po’ di tempo in quanto bisognerà trovare un acquirente per ognuno di questi oggetti. Dopodiché, una volta trovatosi un accordo per il prezzo, si spedisce l’oggetto e si ricevono i primi soldi da devolvere. Per gli oggetti che non si riescono a vendere online andrei a qualche mercatino per l’usato dove, di sicuro, ci sarà qualche bambino capriccioso che convincerà la mamma a prendere l’oggetto (; . Una volta venduti tutti gli oggetti e ricavati i soldi, contatterei siti affidabili quali Unicef oppure Caritas per devolvere i soldi alle persone bisognose. Sono del parere che la soddisfazione del sapere che qualcuno magari può anche semplicemente mangiare grazie a te sia unica. Inoltre penso che questi sono gesti semplici, facili, anche piccoli se vogliamo, ma che se fatti da tante persone potrebbero davvero essere un aiuto più che concreto per le persone bisognose. Basterebbe poco per far stare bene tutti e questi gesti lo permettono.

Alessio Q.: Il Servizio Civile Nazionale Volontario come illustratoci nel corso è stato istituito per favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale, partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione e per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale. Il servizio civile è secondo me un esperienza che, permette ai giovani di fare un’esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all’interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. Essere un volontario di servizio civile è per me un’esperienza che ti aiuta ad entrare in contatto sia con realtà di volontariato sia con diversi ambiti lavorativi, favorendo l’acquisizione di competenze trasversali che facilitano l’ingresso nel mercato del lavoro, quali il lavoro in team, le dinamiche di gruppo e il problem solving. Dopo questo interessante corso di formazione vorrei provare a cimentarmi in attività di volontariato volte a migliorare la comunità in cui vivo e rendermi parte attiva della stessa.

Alessia B.: Ad inizio dicembre a noi giovani della Chiesa del Sacro Cuore di Latina è stata proposta una esperienza di volontariato in Caritas, in una veste tutta nuova. Per cinque giorni abbiamo collaborato con i volontari nello svolgimento dei servizi quotidiani. Oltre a occuparci della preparazione dei pasti e dell’organizzazione delle innumerevoli attività per gli ospiti del centro, abbiamo avuto l’occasione di entrare in relazione diretta con loro. L’impegno di metterci a servizio è stato ricompensato dalla condivisione della nostra quotidianità. Il vivere insieme a loro anche i momenti più semplici della giornata ci ha fatto sentire non solo volontari ma ci ha permesso anche di sperimentare un rapporto di vicinanza e amicizia. Abbiamo trascorso del tempo speciale con gli ospiti: ci siamo divertiti giocando a tombola insieme, approfittando dell’accogliente atmosfera natalizia e rallegrandoci nel vederli sorridere, grati dei premi vinti, doni che noi stessi avevamo preparato. Una cosa particolare che ci ha molto colpito e di cui abbiamo fatto tesoro è stato notare come al termine dell’esperienza gli stessi ospiti si sono affiancati a noi nello sparecchiare dopo il pranzo finale e riordinare le stanze del centro. L’aver visto l’atteggiamento degli ospiti, inizialmente indifferente nei nostri confronti, trasformarsi in un atteggiamento di cortesia e gentilezza ci ha testimoniato ancora di più l’importanza e la bellezza di vivere l’ambiente come fosse casa nostra. Questo infatti è quello che più mi è rimasto nel cuore. Ci è stata data anche la possibilità di conoscere diverse realtà della nostra comunità parrocchiale a cui Caritas offre ascolto e supporto. Attraverso la guida di volontari esperti del centro abbiamo osservato da vicino quelle che sono le difficoltà e i disagi che alcune persone e famiglie si trovano a dover affrontare ogni giorno. È stato bello aver avuto l’opportunità di ascoltare i loro racconti, entrare in dialogo con loro e custodire le loro vite nelle nostre preghiere serali. Questa esperienza ci ha sensibilizzati molto e, per quanto riguarda la nostra crescita, sia spirituale che personale, ci ha dato modo di comprendere le tante difficoltà della vita e farne tesoro.